Piano di rigenerazione urbana: Palazzo di città fa la sua parte
Il Comune pronto ad accendere un mutuo per trovare un milione e mezzo d’euro
venerdì 23 dicembre 2011
10.00
La Regione ci ha già messo, di suo, tre milioni e mezzo di euro. Soldi che potrebbero tornare al mittente se il Comune non farà la sua parte, aggiungendo un altro milione e mezzo. Adesso i timori svaniscono, perché Palazzo di città ha autorizzato gli uffici competenti ad accendere un mutuo per reperire la somma.
Si tingono dunque di rosa i cieli del piano di rigenerazione urbana: il commissario prefettizio Ciro Trotta ha infatti conferito agli uffici comunali interessati la facoltà di procedere alla contrazione del mutuo da un milione e mezzo di euro (da rimborsare alla Cassa depositi e prestiti, con i correlati interessi, nell'arco dei prossimi vent'anni) da versare nella bacinella in cui, nei giorni scorsi, sono già confluiti i tre milioni e mezzo garantiti dalla Regione ed ai quali dovrebbero aggiungersi gli oltre due milioni di euro che dovrebbero venire dai partners privati dell'operazione. In totale, un bottino da più di sette milioni per la concretizzazione di quattro filoni progettuali: recupero del bastione medievale, di via Giudice Montea e di tutti i cavati, con la realizzazione della pavimentazione originaria e di tutti i sottoservizi; riqualificazione delle piazze principali del paese con relativa ristrutturazione dei locali pubblici; rivitalizzazione del rione Fondovito; creazione del laboratorio partecipato "LabGravina2020", destinato a divenire cabina di regia del piano.
Si tingono dunque di rosa i cieli del piano di rigenerazione urbana: il commissario prefettizio Ciro Trotta ha infatti conferito agli uffici comunali interessati la facoltà di procedere alla contrazione del mutuo da un milione e mezzo di euro (da rimborsare alla Cassa depositi e prestiti, con i correlati interessi, nell'arco dei prossimi vent'anni) da versare nella bacinella in cui, nei giorni scorsi, sono già confluiti i tre milioni e mezzo garantiti dalla Regione ed ai quali dovrebbero aggiungersi gli oltre due milioni di euro che dovrebbero venire dai partners privati dell'operazione. In totale, un bottino da più di sette milioni per la concretizzazione di quattro filoni progettuali: recupero del bastione medievale, di via Giudice Montea e di tutti i cavati, con la realizzazione della pavimentazione originaria e di tutti i sottoservizi; riqualificazione delle piazze principali del paese con relativa ristrutturazione dei locali pubblici; rivitalizzazione del rione Fondovito; creazione del laboratorio partecipato "LabGravina2020", destinato a divenire cabina di regia del piano.