Piano Nazionale di Edilizia Abitativa: un’occasione persa
Un nuovo affondo del Movimento Civico Gravinese. Uno strumento che poteva dare impulso al mercato della casa
venerdì 3 dicembre 2010
18.37
Il Movimento Civico Gravinese torna a criticare l'operato dell'amministrazione Divella focalizzando questa volta l'attenzione sui mancati benefici che potevano essere tratti per Gravina dal Piano Nazionale di Edilizia Abitativa. Si tratta di uno strumento i cui obiettivi generali sono interventi di riqualificazione urbanistica ed edilizia o di nuova costruzione, quali il completamento dei comparti edilizi delle aree destinate alla residenza, il rifacimento e sostituzione di organismi edilizi degradati o in stato di abbandono, la nuova edificazione, infine, finalizzata all'inserimento nei tessuti esistenti di un mix funzionale (residenza, commerciale/terziario, verde attrezzato). L'avviso pubblico era rivolto a cooperative edilizie, imprese di costruzione o consorzi, privati proprietari di aree interessate dalla proposta di intervento ed anche privati non proprietari in possesso di atto comprovante l'opzione di acquisto o la promessa di vendita di aree oggetto della proposta di intervento, ma pure soggetti diversi dai proprietari delle aree, qualificati nella gestione delle funzioni e servizi proposti.
Il bando è stato pubblicato il 24 novembre scorso ed è scaduto il 30 novembre. Dunque soli sei giorni di tempo che hanno portato il Movimento Civico Gravinese ad insorgere. "Uno strumento che avrebbe consentito di dare impulso al mercato della casa o alla riqualificazione di aree degradate ad opera di cooperative e privati cittadini – afferma Gianni Matera, presidente del M.C.G. -, e che è stato recepito troppo tardi, non consentendo ai soggetti interessati di usufruirne. In altri termini, una legge nazionale del 2009, recepita dalla regione Puglia a settembre del 2010, a Gravina viene pubblicata il 24 novembre con scadenza 30 novembre! In soli sei giorni, festivi compresi, il soggetto interessato doveva presentare la proposta di progetto, cosa quasi impossibile. Non è noto il numero delle domande presentate, ma è ragionevolmente facile ipotizzare che siano pochissime". Di qui le critiche avanzate da Matera a danno degli attuali amministratori gravinesi. "Perché l'amministrazione comunale – si chiede Matera – non si è adoperata per recepire in tempo utile il bando, dando la possibilità al maggior numero di cittadini gravinesi di aderire? Si è voluto forse agevolare i soliti imprenditori che poi devono vendere gli appartamenti a prezzi da capogiro? Si voleva forse agevolare qualche politico interessato al bando? Sono domande a cui non sappiamo dare delle risposte, se non dopo aver letto i nomi di chi ha partecipato al bando. Sicuramente ai cittadini gravinesi – conclude Matera – non è stata data la possibilità di usufruire di uno strumento urbanistico nazionale e regionale a causa delle inefficienze dei nostri amministratori".
Il bando è stato pubblicato il 24 novembre scorso ed è scaduto il 30 novembre. Dunque soli sei giorni di tempo che hanno portato il Movimento Civico Gravinese ad insorgere. "Uno strumento che avrebbe consentito di dare impulso al mercato della casa o alla riqualificazione di aree degradate ad opera di cooperative e privati cittadini – afferma Gianni Matera, presidente del M.C.G. -, e che è stato recepito troppo tardi, non consentendo ai soggetti interessati di usufruirne. In altri termini, una legge nazionale del 2009, recepita dalla regione Puglia a settembre del 2010, a Gravina viene pubblicata il 24 novembre con scadenza 30 novembre! In soli sei giorni, festivi compresi, il soggetto interessato doveva presentare la proposta di progetto, cosa quasi impossibile. Non è noto il numero delle domande presentate, ma è ragionevolmente facile ipotizzare che siano pochissime". Di qui le critiche avanzate da Matera a danno degli attuali amministratori gravinesi. "Perché l'amministrazione comunale – si chiede Matera – non si è adoperata per recepire in tempo utile il bando, dando la possibilità al maggior numero di cittadini gravinesi di aderire? Si è voluto forse agevolare i soliti imprenditori che poi devono vendere gli appartamenti a prezzi da capogiro? Si voleva forse agevolare qualche politico interessato al bando? Sono domande a cui non sappiamo dare delle risposte, se non dopo aver letto i nomi di chi ha partecipato al bando. Sicuramente ai cittadini gravinesi – conclude Matera – non è stata data la possibilità di usufruire di uno strumento urbanistico nazionale e regionale a causa delle inefficienze dei nostri amministratori".