Piano recupero Mulino Divella, la Lega presenta osservazioni

Chiesto annullamento di una delibera di giunta

lunedì 19 ottobre 2020 16.56
La Lega di Gravina ha depositato al Comune "le osservazioni" alla Delibera di Giunta n. 99 del 14/07/2020, riguardante il Piano di Recupero che interessa il rudere dell'ex Mulino Divella in corso Giuseppe Di Vittorio.

Di seguito il comunicato della Lega, con le osservazioni presentate.

Dall'esame del deliberato sono state individuate diverse criticità prontamente evidenziate agli organismi competenti e che di seguito riportiamo:

1. La prima anomalia è stata riscontrata nella scrittura della delibera, che presenta evidenti e ben visibili errori logici e grammaticali, con caratteri e numeri di scrittura che sembrano aver subito "distorsioni", come se qualcuno avesse convertito male un file.

2. In second'ordine leggendo il corpo della delibera non si desume in nessun punto chi sia il proponente e/o relazionante, così come non vi è nessun parere "di merito" a firma del Dirigente della Direzione Sviluppo e Governo del Territorio e AA.PP. in quanto, così come riportato, "il parere favorevole di sola regolarità tecnica, ex art. 49 del D.Lgs 367/2000" attesta che l'unica regolarità che viene attestata riguarda i soli aspetti finanziari di propria competenza.

Dunque, il Dirigente competente non ha dato alcun parere "sul merito" del provvedimento.

3. La terza anomalia riguarda la circostanza che l'area interessata dall'intervento é ubicata in zona territoriale di salvaguardia ambientale tipo A2 (zona che riveste caratteristiche storico, artistiche e di particolare pregio ambientale) del vigente P.R.G. dove non è assolutamente contemplata la possibilità di realizzare interventi previsti dagli artt. 3 e 4 della Legge Regionale 14/2009 (cd. Piano Casa), legge che, con la delibera in oggetto, viene utilizzata come scorciatoia per eludere il regolare percorso di approvazione di una "variante al vigente P.R.G." di esclusiva competenza del Consiglio Comunale.

A nostro parere, dunque, la Giunta Comunale di Gravina, ha adottato una variante al P.R.G. vigente, al P.P. approvato nel 2005, sulla scorta di quanto proposto dalla parte privata, senza una relazione tecnica firmata dal Dirigente competente e senza una formale proposta a firma del Sindaco/Assessore all'Urbanistica.

4.Vieppiù, l'atto deliberativo contestato contempla una variante urbanistica, che trasforma un'area "destinata a servizi con una a carattere residenziale" con un "mutamento d'uso urbanisticamente rilevante" e ciò appalesa maggiormente l'abuso consumato.

In pratica, la Giunta, ha approvato un intervento in deroga alle disposizioni del PRG, in una zona urbanistica in cui è la stessa legge a vietarne l'applicazione, in aperta violazione alle norme urbanistiche e alla legislazione vigente.

5. Ulteriore anomalia riscontrata riguarda l'altezza del manufatto. Leggendo la delibera, emerge che l'altezza del fabbricato che verrà realizzato con questo intervento, raggiungerà i 27.5 metri, mentre l'altezza massima per interventi residenziali previsti nella zona A2 è di 9.50 metri, mentre nella zona B, l'altezza massima è di 15.50 metri, omettendo il rilevante carico urbanistico che andrebbe a sovraccaricare di cemento un'area già congestionata, priva di spazi pubblici e aree a verde, contravvenendo ad un'altra norma prevista dal piano che vieta il cambio di destinazione d'uso (a residenziale) di immobili come quello al centro della Delibera di Giunta n. 99/2020.
Nel caso di ristrutturazione della volumetria esistente, tale Piano non autorizza l'ampliamento previsto dal Piano Casa, e soprattutto non consente il cambio di destinazione d'uso a residenza.

6. In ultimo, si riporta quanto disposto nella Delibera di approvazione del Piano A2 "della nota della Regione Puglia - Comitato Urbanistico Regionale - pervenuta al Comune di Gravina in data 08/08/2005, acquisita al protocollo al n. 20940 recante parere favorevole nei termini ed alle condizioni nella stessa riportate, richiamata come presa d'atto nella Delibera di Consiglio Comunale n. 39 dell'11 ottobre 2011 di approvazione definitiva del piano della zone A2 che qui riportiamo integralmente":

Lettera C del Punto 2.3: il P.P. (Piano Particolareggiato) "modificato" può ritenersi meritevole di approvazione, con le seguenti puntualizzazioni (ovvero prescrizioni): "ancora in riferimento alle "aree strategiche", in sede dei predetti piani di recupero, necessita una maggiore e approfondita specificazione delle motivazioni poste alla base del valore "strategico" attribuito alle medesime".

Proprio con riferimento a quanto appena riportato, sarebbe quanto mai opportuno che il Sindaco, che conserva la delega all'Urbanistica, spiegasse prima al Consiglio Comunale e poi alla Città, quali sono state le motivazioni poste alla base del valore strategico di tale delibera, quali sono le approfondite specificazioni che richiedeva il CUR e in ultimo, se abbia provveduto ad inviare gli atti in Regione per le competenti determinazioni.

Alla luce di tutte le argomentazioni riportate, la Lega ha chiesto al Sindaco Valente di procedere in autotutela all'annullamento del provvedimento in oggetto, al fine di garantire identico trattamento a tutti quei cittadini gravinesi che, da anni, aspettano che il Consiglio Comunale si esprima su una variante urbanistica e, al Dirigente del Sezione Urbanistica della Regione Puglia, a cui tali osservazioni sono state inviate per opportuna e doverosa conoscenza, di aprire un focus su questo discutibile provvedimento approvato dalla Giunta Comunale di Gravina in Puglia.