Piano sociale di zona: Stacca all'attacco
"Esigo rispetto per il Comune di Altamura". Rincara la dose e punta il dito contro la Asl.
lunedì 18 febbraio 2013
12.00
"Non c'è decreto al mondo più nobile e sincero di quello scritto da me e chiunque si sia sentito offeso evidentemente ha la coda di paglia".
Nessun passo indietro da parte del sindaco di Altamura, Mario Stacca (nella foto), dopo le polemiche scoppiate all'indomani del commissariamento, disposto dalle Regione Puglia, di uno dei progetti di assistenza alle famiglie svantaggiate gestiti dal Piano sociale di zona di cui Altamura è città capofila.
Nel decreto a cui fa riferimento, Stacca, dopo aver nominato commissario ad acta la dirigete Giulia Bottalico, sosteneva che le pratiche del progetto finalizzato all'erogazione di contributi in favore delle persone non autosufficenti, quelle rimaste nei cassetti per circa tre anni, fossero state espletate dai dipendenti Vito Cilifrese, del Comune di Gravina, e Giulia Macella, del Comune di Santeramo. "Perchè questa è la sacrosanta verità", dice Stacca. "Erano loro i due dipendenti che stavano lavorando su quelle pratiche, ma non capisco dove sia l'offesa". "Nel mio decreto - continua il primo cittadino altamurano - ho solo detto la verità, non ho mica detto che la colpa è la loro, anzi l'obiettivo era proprio quello di tutelare la professionalità dei dipendenti dell'ufficio di piano".
Nel tentativo di chiudere la polemica e "rispedire al mittente le accuse che sono satte mosse contro di me", Stacca invita "quanti si sono sentiti offesi e soprattutto quanti si sono lasciati andare a dichiarazioni e accuse sconvenienti nei mie confronti, ad informarsi meglio per capire e conoscere le procedure. Da tutti loro esigo rispetto nei confronti di questo Comune, altrimenti per quanto mi riguarda possono andare a lavorare altrove".
Fatte le dovute precisazioni, Stacca spiega che i ritardi per l'espletamento della graduatoria definitiva sono da ricercare nella complessità del progetto stesso, nel grande numero di istanze presentate e "nei ritardi accumulati dalla Asl, che solo lo scorso 5 febbaio ha provveduto a consegnare l'ultima valutazione medica".
Conclude Stacca: "Non è colpa degli uffici, del resto non è un caso che 9 comuni pugliesi siano stati commissariati per lo stesso progetto".
In coda, l'intervista integrale a Stacca.
Nessun passo indietro da parte del sindaco di Altamura, Mario Stacca (nella foto), dopo le polemiche scoppiate all'indomani del commissariamento, disposto dalle Regione Puglia, di uno dei progetti di assistenza alle famiglie svantaggiate gestiti dal Piano sociale di zona di cui Altamura è città capofila.
Nel decreto a cui fa riferimento, Stacca, dopo aver nominato commissario ad acta la dirigete Giulia Bottalico, sosteneva che le pratiche del progetto finalizzato all'erogazione di contributi in favore delle persone non autosufficenti, quelle rimaste nei cassetti per circa tre anni, fossero state espletate dai dipendenti Vito Cilifrese, del Comune di Gravina, e Giulia Macella, del Comune di Santeramo. "Perchè questa è la sacrosanta verità", dice Stacca. "Erano loro i due dipendenti che stavano lavorando su quelle pratiche, ma non capisco dove sia l'offesa". "Nel mio decreto - continua il primo cittadino altamurano - ho solo detto la verità, non ho mica detto che la colpa è la loro, anzi l'obiettivo era proprio quello di tutelare la professionalità dei dipendenti dell'ufficio di piano".
Nel tentativo di chiudere la polemica e "rispedire al mittente le accuse che sono satte mosse contro di me", Stacca invita "quanti si sono sentiti offesi e soprattutto quanti si sono lasciati andare a dichiarazioni e accuse sconvenienti nei mie confronti, ad informarsi meglio per capire e conoscere le procedure. Da tutti loro esigo rispetto nei confronti di questo Comune, altrimenti per quanto mi riguarda possono andare a lavorare altrove".
Fatte le dovute precisazioni, Stacca spiega che i ritardi per l'espletamento della graduatoria definitiva sono da ricercare nella complessità del progetto stesso, nel grande numero di istanze presentate e "nei ritardi accumulati dalla Asl, che solo lo scorso 5 febbaio ha provveduto a consegnare l'ultima valutazione medica".
Conclude Stacca: "Non è colpa degli uffici, del resto non è un caso che 9 comuni pugliesi siano stati commissariati per lo stesso progetto".
In coda, l'intervista integrale a Stacca.