Piazza della Repubblica affollata per il comizio di ringraziamento di Alesio Valente
Resoconto della prima apparizione ufficiale del nuovo primo cittadino. Il sindaco invita a "trasparenza, condivisione e partecipazione"
mercoledì 23 maggio 2012
11.45
Sono migliaia i cittadini che, sfidando le intemperie, si sono riversati in piazza della Repubblica, in occasione del primo comizio da sindaco di Alesio Valente. Nonostante la pioggia che dal pomeriggio va e viene, nonostante l'aria non certo primaverile, la piazza è gremita; piazza della Repubblica torna ad essere l'agorà gravinese, luogo della partecipazione democratica per antonomasia.
L'attesa è tanta. Molti i giovani presenti. Non mancano gli anziani, curiosi di ascoltare quel "ragazzo" (traduciamo dal vernacolo) di cui tanto hanno sentito parlare.
La gente segue attentamente gli interventi introduttivi di Filippo Barattolo, segretario provinciale dell'Udc e di Vito Antonacci, segretario provinciale del Pd nonché sindaco di Adelfia, ma reclama il nuovo primo cittadino e, quando finalmente Alesio Valente viene annunciato, la piazza esplode in un tripudio di applausi. L'esordio con battuta di spirito è da antologia del perfetto oratore. Piovono risate. Il comizio continua ed il copione è, tutto sommato, lo stesso della campagna elettorale.
"E' la vittoria della città onesta e laboriosa, la vittoria della legalità. E' la sconfitta dei buoni spesa e del clientelismo", sottolinea il neo primo cittadino. Valente prosegue ribadendo i concetti di "trasparenza, condivisione e partecipazione" che dovranno caratterizzare l'amministrazione della città. C'è spazio anche per gli inviti alla collaborazione ed alla vigilanza rivolti all'opposizione e per l'appello alla cooperazione, all'unità rivolto alla cittadinanza.
Il legame con la piazza è tangibile. Questione di "affinità elettive" direbbe Goethe, questione di chimica.
La piazza segue, incita ed applaude quando Valente conferma che "esistono solamente diritti, non favori", ma, soprattutto, quando tra le priorità della nuova amministrazione vengono citati il completamento dell'ospedale della Murgia e l'allargamento della statale 96. Al contrario, l'umore della gente cala quando il Sindaco confessa l'impossibilità di abolire tasse statali e di creare centinaia di posti di lavoro dal nulla.
Ma, a partire da quest'oggi, il primo cittadino dovrà affrontare il compito più difficile, quando alle parole dovranno sostituirsi i fatti, quando i buoni propositi dovranno tramutarsi in atti concreti. Sarà vera gloria? Il tempo, come al solito, sarà galantuomo.
L'attesa è tanta. Molti i giovani presenti. Non mancano gli anziani, curiosi di ascoltare quel "ragazzo" (traduciamo dal vernacolo) di cui tanto hanno sentito parlare.
La gente segue attentamente gli interventi introduttivi di Filippo Barattolo, segretario provinciale dell'Udc e di Vito Antonacci, segretario provinciale del Pd nonché sindaco di Adelfia, ma reclama il nuovo primo cittadino e, quando finalmente Alesio Valente viene annunciato, la piazza esplode in un tripudio di applausi. L'esordio con battuta di spirito è da antologia del perfetto oratore. Piovono risate. Il comizio continua ed il copione è, tutto sommato, lo stesso della campagna elettorale.
"E' la vittoria della città onesta e laboriosa, la vittoria della legalità. E' la sconfitta dei buoni spesa e del clientelismo", sottolinea il neo primo cittadino. Valente prosegue ribadendo i concetti di "trasparenza, condivisione e partecipazione" che dovranno caratterizzare l'amministrazione della città. C'è spazio anche per gli inviti alla collaborazione ed alla vigilanza rivolti all'opposizione e per l'appello alla cooperazione, all'unità rivolto alla cittadinanza.
Il legame con la piazza è tangibile. Questione di "affinità elettive" direbbe Goethe, questione di chimica.
La piazza segue, incita ed applaude quando Valente conferma che "esistono solamente diritti, non favori", ma, soprattutto, quando tra le priorità della nuova amministrazione vengono citati il completamento dell'ospedale della Murgia e l'allargamento della statale 96. Al contrario, l'umore della gente cala quando il Sindaco confessa l'impossibilità di abolire tasse statali e di creare centinaia di posti di lavoro dal nulla.
Ma, a partire da quest'oggi, il primo cittadino dovrà affrontare il compito più difficile, quando alle parole dovranno sostituirsi i fatti, quando i buoni propositi dovranno tramutarsi in atti concreti. Sarà vera gloria? Il tempo, come al solito, sarà galantuomo.