Piazza Pellicciari: abusiva la rotatoria?
La Soprintendenza: "Non abbiamo rilasciato nessuna autorizzazione". Nel mirino anche i dissuasori di sosta di piazza Benedetto XIII.
mercoledì 17 ottobre 2012
08.10
"Agli atti di questa Soprintendenza non risulta rilasciata alcuna autorizzazione per le opere in questione".
Le opere in questione sono la rotatoria che regola il traffico in piazza Pellicciari ed i dissuasori di sosta installati in piazza Benedetto XIII, lungo i muri perimetrali dell'Episcopio. La prima, in particolare, oggetto di mille polemiche, realizzata poco meno di un anno addietro per volontà dell'allora commissario prefettizio Ciro Trotta per dare seguito alla "segnalazione pervenuta da parte del Comandante del Corpo di Polizia Municipale in merito ai lunghi incolonnamenti ed ingorghi causati dall'enorme flusso di traffico veicolare nella piazza, creando altresì pericolo per l'incolumità dei pedoni nonché causa di violenti diverbi fra automobilisti". Una soluzione che, per quanto "sperimentale", come sottolineato sin dall'inizio dal deliberato prefettizio, avrebbe comunque dovuto essere autorizzata preventivamente dalla Soprintendenza archeologica, al pari dei dissuasori posti in piazza Benedetto XIII, visto che l'intero centro storico è sottoposto al vincolo paesaggistico così come stabilito dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, che impone per qualsiasi intervento edilizio, tanto per le strutture private che per gli immobili pubblici, il preliminare via libera della Soprintendenza. Lo stesso che, nei due casi in oggetto, non sarebbe mai stato rilasciato.
Ed ora, cosa succederà? Rotatoria e paletti saranno rimossi o si tenterà in qualche modo di sanarne in corsa la legittimità? Intanto, pochi giorni fa il Soprintendente Salvatore Buonomo ha scritto al sindaco di Gravina per saperne di più e conoscere la posizione dell'amministrazione comunale in merito alle procedure seguite ed alle intenzioni future.
Le opere in questione sono la rotatoria che regola il traffico in piazza Pellicciari ed i dissuasori di sosta installati in piazza Benedetto XIII, lungo i muri perimetrali dell'Episcopio. La prima, in particolare, oggetto di mille polemiche, realizzata poco meno di un anno addietro per volontà dell'allora commissario prefettizio Ciro Trotta per dare seguito alla "segnalazione pervenuta da parte del Comandante del Corpo di Polizia Municipale in merito ai lunghi incolonnamenti ed ingorghi causati dall'enorme flusso di traffico veicolare nella piazza, creando altresì pericolo per l'incolumità dei pedoni nonché causa di violenti diverbi fra automobilisti". Una soluzione che, per quanto "sperimentale", come sottolineato sin dall'inizio dal deliberato prefettizio, avrebbe comunque dovuto essere autorizzata preventivamente dalla Soprintendenza archeologica, al pari dei dissuasori posti in piazza Benedetto XIII, visto che l'intero centro storico è sottoposto al vincolo paesaggistico così come stabilito dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, che impone per qualsiasi intervento edilizio, tanto per le strutture private che per gli immobili pubblici, il preliminare via libera della Soprintendenza. Lo stesso che, nei due casi in oggetto, non sarebbe mai stato rilasciato.
Ed ora, cosa succederà? Rotatoria e paletti saranno rimossi o si tenterà in qualche modo di sanarne in corsa la legittimità? Intanto, pochi giorni fa il Soprintendente Salvatore Buonomo ha scritto al sindaco di Gravina per saperne di più e conoscere la posizione dell'amministrazione comunale in merito alle procedure seguite ed alle intenzioni future.