Piazza Pellicciari: lavori completati
Domenica 20 dicembre alle 20 l’inaugurazione
sabato 19 dicembre 2015
Via la rotatoria, niente più parcheggi selvaggi, pavimentazione nuova, spazio ai pedoni. Il tutto, come promesso, entro Natale.
Piazza Pellicciari ha cambiato volto. Come annunciato, si sono conclusi nell'arco di meno di tre mesi dal loro inizio i lavori di riqualificazione della storica agorà gravinese, finanziati dall'amministrazione comunale con risorse di bilancio. E domenica 20 dicembre, nel corso di una cerimonia che avrà inizio alle 20, con taglio simbolico del nastro tra i canti del gruppo folk "La cola cola" e dei bimbi della scuola primaria del circolo didattico "Don Saverio Valerio", dopo la benedizione impartita da don Carlo Carducci la piazza sarà restituita alla città. «Quando ci siamo insediati – ricorda il sindaco Alesio Valente - avevamo garantito massima attenzione al bisogno di restituire dignità e decoro a quello che per noi rappresenta un pezzo importante di città. Dopo aver reperito nel bilancio comunale le risorse finanziarie necessarie, siamo riusciti lì dove altri avevano fallito, dando concretezza ad aspirazioni e progetti, aggiungendo un altro tassello al mosaico della Gravina che vogliamo».
La nuova piazza Pellicciari: eliminata la rotatoria che prima occupava il centro dell'area, rimossi i preesistenti marciapiedi e scarificata gran parte del vecchio manto stradale, è stato risistemato il basolato agli ingressi della chiesa di sant'Agostino e si è proceduto alla sistemazione dei sottoservizi. Come da progettazione curata dall'ingegner Michele Scaltrito con la consulenza dell'architetto Michele Mastrodonato, si è inoltre provveduto alla creazione di una nuova area pedonale; al rifacimento dell'impianto di pubblica illuminazione; alla posa in opera di panche in pietra; alla risistemazione dei marciapiedi esterni alla piazza e la canalizzazione delle vetture in transito, in maniera tale, sottolinea il sindaco «da organizzare l'accesso al centro storico con maggiore efficienza, risolvendo così nella zona il problema degli ingorghi stradali oltre a restituire a cittadini e visitatori un suggestivo scorcio di Gravina».
Piazza Pellicciari ha cambiato volto. Come annunciato, si sono conclusi nell'arco di meno di tre mesi dal loro inizio i lavori di riqualificazione della storica agorà gravinese, finanziati dall'amministrazione comunale con risorse di bilancio. E domenica 20 dicembre, nel corso di una cerimonia che avrà inizio alle 20, con taglio simbolico del nastro tra i canti del gruppo folk "La cola cola" e dei bimbi della scuola primaria del circolo didattico "Don Saverio Valerio", dopo la benedizione impartita da don Carlo Carducci la piazza sarà restituita alla città. «Quando ci siamo insediati – ricorda il sindaco Alesio Valente - avevamo garantito massima attenzione al bisogno di restituire dignità e decoro a quello che per noi rappresenta un pezzo importante di città. Dopo aver reperito nel bilancio comunale le risorse finanziarie necessarie, siamo riusciti lì dove altri avevano fallito, dando concretezza ad aspirazioni e progetti, aggiungendo un altro tassello al mosaico della Gravina che vogliamo».
La nuova piazza Pellicciari: eliminata la rotatoria che prima occupava il centro dell'area, rimossi i preesistenti marciapiedi e scarificata gran parte del vecchio manto stradale, è stato risistemato il basolato agli ingressi della chiesa di sant'Agostino e si è proceduto alla sistemazione dei sottoservizi. Come da progettazione curata dall'ingegner Michele Scaltrito con la consulenza dell'architetto Michele Mastrodonato, si è inoltre provveduto alla creazione di una nuova area pedonale; al rifacimento dell'impianto di pubblica illuminazione; alla posa in opera di panche in pietra; alla risistemazione dei marciapiedi esterni alla piazza e la canalizzazione delle vetture in transito, in maniera tale, sottolinea il sindaco «da organizzare l'accesso al centro storico con maggiore efficienza, risolvendo così nella zona il problema degli ingorghi stradali oltre a restituire a cittadini e visitatori un suggestivo scorcio di Gravina».