Picchia per strada con violenza la sua ex compagna
Arrestato 23enne incensurato
venerdì 28 febbraio 2014
8.20
Stalking e lesioni volontarie. Sono le accuse dalle quali dovrà difendersi il 23enne gravinese, incensurato, disoccupato, colto in flagranza di reato dai carabinieri della locale Stazione.
In piazza Cavour, alle 20.00 circa, lui contro due giovani donne. Un mulinello di schiaffi, pugni e calci rifilati alla sua ex compagna e a sua sorella. Attacchi verbali e offese scandite nel più stretto tono dialettale e appesantite dalla violenza fisica. E la presenza di una bambina, la loro figlia, non lo ha fermato, né gli ha donato un attimo di esitazione. Ma l'intervento di una pattuglia dei carabinieri ha messo fine all'incubo vissuto in quel momento dalle donne. Il giovane è stato bloccato, identificato e condotto in caserma. Nessuna plausibile motivazione per quella ingiustificata manifestazione di violenza ai danni delle due. Nessuno sguardo rimesso. Al vaglio dei militari solo l'ennessima storia di degenerate tensioni e acredine, frutto della separazione di una coppia che all'inizio aveva invece coronato la loro unione anche con la nascita della piccola.
Seppur le lesioni riportate dalle ragazze sono state ritenute guaribili in pochi giorni dai medici di primo soccorso, resteranno scalfite nella memoria del cuore le ferite e le offese subite.
L'uomo, che è risultato non nuovo a comportamenti di tal genere a scapito delle due, è stato arrestato e accompagnato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Nel corso della mattinata del 26.2.2014 l'udienza di convalida celebrata presso il Tribunale di Bari, ha determinato la convalida degli arresti ed il rinvio ad altra data per la celebrazione del processo a suo carico.
Dal Comando dei carabinieri giunge un invito alla cittadinanza alla collaborazione: "Con il D.L. 93/2013 in tema di sicurezza e contrasto alla violenza di genere, - si legge in una nota - le forze dell'ordine hanno a disposizione strumenti legali più efficaci. La segnalazione, anche telefonica, di vicende di violenza domestica che pervengono anche da persone diverse dalla vittima sono ora sufficienti a far scattare i primi provvedimenti atti a dissuadere gli autori di tali deprecabili violenze che, talvolta invece, nella indifferenza generale sfociano poi in violente tragedie".
In piazza Cavour, alle 20.00 circa, lui contro due giovani donne. Un mulinello di schiaffi, pugni e calci rifilati alla sua ex compagna e a sua sorella. Attacchi verbali e offese scandite nel più stretto tono dialettale e appesantite dalla violenza fisica. E la presenza di una bambina, la loro figlia, non lo ha fermato, né gli ha donato un attimo di esitazione. Ma l'intervento di una pattuglia dei carabinieri ha messo fine all'incubo vissuto in quel momento dalle donne. Il giovane è stato bloccato, identificato e condotto in caserma. Nessuna plausibile motivazione per quella ingiustificata manifestazione di violenza ai danni delle due. Nessuno sguardo rimesso. Al vaglio dei militari solo l'ennessima storia di degenerate tensioni e acredine, frutto della separazione di una coppia che all'inizio aveva invece coronato la loro unione anche con la nascita della piccola.
Seppur le lesioni riportate dalle ragazze sono state ritenute guaribili in pochi giorni dai medici di primo soccorso, resteranno scalfite nella memoria del cuore le ferite e le offese subite.
L'uomo, che è risultato non nuovo a comportamenti di tal genere a scapito delle due, è stato arrestato e accompagnato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Nel corso della mattinata del 26.2.2014 l'udienza di convalida celebrata presso il Tribunale di Bari, ha determinato la convalida degli arresti ed il rinvio ad altra data per la celebrazione del processo a suo carico.
Dal Comando dei carabinieri giunge un invito alla cittadinanza alla collaborazione: "Con il D.L. 93/2013 in tema di sicurezza e contrasto alla violenza di genere, - si legge in una nota - le forze dell'ordine hanno a disposizione strumenti legali più efficaci. La segnalazione, anche telefonica, di vicende di violenza domestica che pervengono anche da persone diverse dalla vittima sono ora sufficienti a far scattare i primi provvedimenti atti a dissuadere gli autori di tali deprecabili violenze che, talvolta invece, nella indifferenza generale sfociano poi in violente tragedie".