Ponte acquedotto, un anno perso per i lavori

Comune risponde: “Approvato l’elaborato definitivo, a breve il progetto esecutivo”

giovedì 29 ottobre 2020
A cura di Roberto Varvara
A quando l'inizio dei lavori di consolidamento e restauro del Ponte Acquedotto? Una domanda che diventa sempre più insistente che arriva da più parti in questi giorni, con forti preoccupazioni per l'arrivo della stagione delle piogge e dell'inverno, che con la possibile caduta di precipitazioni copiose, potrebbe mettere a rischio il "malconcio" monumento simbolo della città di Gravina.

Una situazione che non più di un anno fa, durante la presentazione del progetto finanziato dalla regione Puglia per i lavori di consolidamento del ponte, appariva impellente e di un urgenza e priorità assoluta, pena danni alle strutture che avrebbero compromesso seriamente l'agibilità del ponte. A distanza di 12 mesi però ancora nulla. Che fine hanno fatto quel milione e mezzo destinati a proteggere il prezioso bene monumentale della città. ormai famoso in tutto il mondo?

Domande che attendono risposta. A dare riscontro sullo stato dell'arte del progetto arrivano indicazione da Palazzo di Città. "Il bando per l'affidamento dei lavori dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2021"- assicurano dagli uffici comunali. Esiste già l'elaborato definitivo e si è in attesa di poter affidare l'incarico per il progetto esecutivo- affermano dal Municipio, dove spiegano che bisognerà però attendere l'approvazione del bilancio consuntivo (che dovrebbe avvenire nella prima decade di novembre), per poi affidare il progetto esecutivo, da consegnare entro la fine dell'anno. Tempi brevi, ma non brevissimi, che però -affermano dal Comune- non dipendono dalle volontà dell'amministrazione. Anche a Palazzo di Città, infatti, si è consapevoli della necessità di intervenire quanto prima, ma si vuole evitare facili allarmismi. "Il ponte è costantemente monitorato- garantiscono- e al momento non ci sono indicazioni che ci facciano pensare ad un crollo imminente".

Basterà tutto questo a tranquillizzare tutti quelli che si sono detti preoccupati in questi giorni? Ma soprattutto: basterà tutto questo a fermare l'erosione, le infiltrazioni e le lesioni evidenti che stanno minando il ponte e la sua stabilità?