Poste Italiane, probabili disagi per l'utenza fino all'8 luglio prossimo

Indetto lo sciopero dalle segreterie regionali di Slp-Cisl, Sailp-Confsal, Failp-Cisal e Ugl

giovedì 15 giugno 2017

"AVVISO SCIOPERO. Dal 10 giugno all'8 luglio 2017, ad esclusione delle giornate di scadenza del versamento delle imposte, a causa di un'agitazione sindacale, potrebbe non essere garantito il servizio nei confronti dei Clienti ancora presenti presso l'Ufficio Postale al termine dell'orario di apertura al pubblico. Ci scusiamo per eventuali disagi". Questo è quanto si legge nella comunicazione di servizio affissa sulle vetrate degli Uffici Postali di Gravina.

Lo sciopero, indetto dalle quattro segreterie regionali di Slp-Cisl, Sailp-Confsal, Failp-Cisal e Ugl, coinvolge tutti i lavoratori pugliesi, in quanto l'azienda - senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali - ha deciso unilateralmente di riorganizzare il servizio di consegna degli oggetti inesitati, quali raccomandate, atti giudiziari, pacchi non consegnati dal portalettere a causa di assenza temporanea del destinatario, con una modalità differente rispetto al passato: mentre prima vi erano specifici centri postali dedicati esclusivamente all'espletamento di questo servizio, ora la consegna è prevista in quasi tutti gli uffici postali. Dal momento che non tutti gli Uffici sono organizzati in maniera tale da offrire questo servizio aggiuntivo in maniera eccelsa, sia per problemi strutturali sia per carenza di personale, questa 'imposizione' sta causando non pochi disagi all'utenza.
Dunque, non solo l'azienda non ha rinforzato gli organici, ma con questa operazione ha contribuito ad aumentarne il carico di lavoro. Oltre al danno, la beffa.

Pur avendo le organizzazioni sindacali sollevato il problema all'attenzione di Poste Italiane, quest'ultima non ha battuto ciglio, proseguendo diritta con il "progetto inesitate" ed incurante del caos causato negli Uffici. Così, al fine di tutelare gli interessi e i diritti dei lavoratori, Slp-Cisl, Sailp-Confsal, Failp-Cisal e Ugl si sono visti costretti a indire uno sciopero della durata di circa un mese, con la speranza di arrivare ad un confronto serio e giusto per tutti, con l'azienda.