Pptr, al via l'esame delle modifiche
2700 osservazioni inviate in Regione. Lecce la provincia più proficua
venerdì 24 ottobre 2014
11.25
S'è riunita a Bari ieri mattina la quinta commissione consiliare presieduta da Filippo Caracciolo, per l'esame delle modifiche apportate alle norme tecniche di attuazione (NTA) del piano paesaggistico territoriale regionale (PPTR), a seguito delle osservazioni pervenute dagli enti locali e dai singoli cittadini.
Stando ai dati raccolti dall'assessore alla Qualità del territorio, Angela Barbamente, sono 2.700 le segnalazioni presentate, di cui il 43% è stato accolto totalmente, il 34% parzialmente e il 14%è stato respinto. Di queste segnalazioni, il 54% sono giunte dalla provincia di Lecce e il 19% da quella di Bari, e riguardano principalmente la tutela di prati e pascoli naturali seguiti da boschi e da aree di rispetto.
Nel corso della commissione si sono presentate, inoltre, le modifiche già apportate al piano paesaggistico, con particolare riferimento alla nuova delimitazione delle aree dei boschi, zone graduate a seconda delle dimensioni degli stessi, in fasce da 20 - 50 e 100 metri.
La commissione ha anche avviato una discussione in merito alle emissioni derivanti dai sansifici per sanare una falla normativa e consentire alla aziende di ottemperare ad alcuni importanti adempimenti previsti dalla legge regionale.
Al termine, la commissione ha deliberato d'intesa l'istituzione di un tavolo tecnico del quale faranno parte alcuni commissari per il necessario approfondimento delle suddette problematiche.
Soddisfatta l'assessore Barbanente: "2.700 osservazioni al piano paesaggistico sono quindi un dato assolutamente positivo, che dimostra che la Regione ha garantito a tanti enti, associazioni e singoli privati, di proporre miglioramenti al piano, in modo da renderlo più aderente ai propri legittimi interessi".
"Chi vuol bene alla Puglia – ha concluso la vice presidente del consiglio regionale - quindi, non può che lavorare perché si chiuda quanto prima questa fase, nel rispetto delle regole che lo stesso Consiglio Regionale della Puglia si è dato nel non lontano 2009, anno di approvazione della legge 20 "Norme per la pianificazione paesaggistica". Questo è l'unico modo per garantire allo stesso tempo tutela e valorizzazione dei paesaggi di Puglia, e certezze agli stessi operatori economici (dell'industria manifatturiera, dell'edilizia, delle attività estrattive, dell'energia, con i quali si sono tenuti specifici tavoli tecnici nella fase di esame delle osservazioni), oltre che ai Comuni, ai progettisti e ai loro committenti, fornendo a tutti regole chiare da rispettare nelle zone più belle e vulnerabili della nostra regione".
Stando ai dati raccolti dall'assessore alla Qualità del territorio, Angela Barbamente, sono 2.700 le segnalazioni presentate, di cui il 43% è stato accolto totalmente, il 34% parzialmente e il 14%è stato respinto. Di queste segnalazioni, il 54% sono giunte dalla provincia di Lecce e il 19% da quella di Bari, e riguardano principalmente la tutela di prati e pascoli naturali seguiti da boschi e da aree di rispetto.
Nel corso della commissione si sono presentate, inoltre, le modifiche già apportate al piano paesaggistico, con particolare riferimento alla nuova delimitazione delle aree dei boschi, zone graduate a seconda delle dimensioni degli stessi, in fasce da 20 - 50 e 100 metri.
La commissione ha anche avviato una discussione in merito alle emissioni derivanti dai sansifici per sanare una falla normativa e consentire alla aziende di ottemperare ad alcuni importanti adempimenti previsti dalla legge regionale.
Al termine, la commissione ha deliberato d'intesa l'istituzione di un tavolo tecnico del quale faranno parte alcuni commissari per il necessario approfondimento delle suddette problematiche.
Soddisfatta l'assessore Barbanente: "2.700 osservazioni al piano paesaggistico sono quindi un dato assolutamente positivo, che dimostra che la Regione ha garantito a tanti enti, associazioni e singoli privati, di proporre miglioramenti al piano, in modo da renderlo più aderente ai propri legittimi interessi".
"Chi vuol bene alla Puglia – ha concluso la vice presidente del consiglio regionale - quindi, non può che lavorare perché si chiuda quanto prima questa fase, nel rispetto delle regole che lo stesso Consiglio Regionale della Puglia si è dato nel non lontano 2009, anno di approvazione della legge 20 "Norme per la pianificazione paesaggistica". Questo è l'unico modo per garantire allo stesso tempo tutela e valorizzazione dei paesaggi di Puglia, e certezze agli stessi operatori economici (dell'industria manifatturiera, dell'edilizia, delle attività estrattive, dell'energia, con i quali si sono tenuti specifici tavoli tecnici nella fase di esame delle osservazioni), oltre che ai Comuni, ai progettisti e ai loro committenti, fornendo a tutti regole chiare da rispettare nelle zone più belle e vulnerabili della nostra regione".