Presi tre giovani gravinesi ladri di rame

Accuse di tentato furto aggravato in concorso. Tratti in arresto, sono stati condotti presso la casa circondariale di Bari

mercoledì 16 marzo 2011 13.02
Sono stati sorpresi mentre tentavano di rubare circa 600 metri di cavi telefonici in rame, equipaggiati di radio ricetrasmittenti, binocolo, guanti in gomma e furgone e per questo sono finiti nei guai.

È quanto hanno scoperto ieri sera a Gravina in Puglia i Carabinieri della locale Stazione, che hanno tratto in arresto tre giovani incensurati del luogo, di 20, 18 e 16 anni, con le accuse di tentato furto aggravato in concorso.

I militari, durante un servizio finalizzato al contrasto dei furti di cavi in rame particolarmente diffusi nella zona, di passaggio in contrada La Torre si sono accorti che alcuni pali utilizzati per sorreggere i cavi della linea telefonica erano per diverse centinaia di metri privi di cavo. Scesi dal mezzo, però, si sono accorti che i medesimi giacevano per terra lungo l'intera tratta. Tale ritrovamento ha indotto gli operanti a ritenere che vi fosse in atto un tentativo di furto e per tale motivo hanno intensificato il controllo, rinvenendo a poche centinaia di metri un furgone Fiat Scudo con a bordo il 20enne. Sul sedile al suo fianco, a portata di mano, è stata invece rinvenuta una radio ricetrasmittente funzionante, mentre sul retro sono stati trovati un piede di porco, un binocolo, dei guanti in gomma e attrezzi vari, Dalle comunicazioni che nel frattempo sono giunte sull'apparato, gli operanti sono riusciti ad individuare la posizione degli altri due individui, rintracciati e bloccati poco dopo in un fondo rustico della zona. Sottoposti a perquisizione i due sono stati trovati in possesso di una radio portatile, sintonizzata sulle stesse frequenze di quella trovata al complice.

Tratti in arresto, i ladri in erba sono stati condotti presso la casa circondariale di Bari, fatta eccezione per il minore, associato presso il centro di prima accoglienza "Fornelli" di Bari.

La refurtiva, invece, circa 600 metri di cavi telefonici per un valore di circa 6mila euro, è stata restituita all'avente diritto.