Primarie del centrosinistra, Emiliano: “Io sindaco di Puglia”
L’ex pm è sostenuto da Valente
giovedì 25 settembre 2014
15.52
"Mi accusano di voler fare il presidente come ho fatto il sindaco, ma sono tante le cose che non vanno e voglio cambiarle come ho fatto a Bari".
E' improntata a una pacata ma franca critica degli ultimi anni di gestione della politica regionale la campagna per le primarie di Michele Emiliano, approdata ieri a Gravina in un incontro pubblico presso le Officine Culturali.
Dopo il saluto introduttivo del segretario cittadino del Pd Vito Derobertis, che auspica un confronto fra i tre candidati delle primarie anche a Gravina, il sindaco Alesio Valente esprime ufficialmente il suo sostegno all'ex pm: "Sei stato sindaco come me e conosci le nostre difficoltà – dichiara il primo cittadino - abbiamo bisogno di sentire il tuo affetto paterno in Regione, è una carica istituzionale bistrattata, qualunque cosa accada è colpa nostra".
Il consigliere regionale ed ex assessore Mario Loizzo ripercorre i dieci anni di carriera politica di Emiliano: "La Puglia una volta era un obiettivo considerato impossibile per il centrosinistra, ce l'abbiamo fatta così come Emiliano ha conquistato Bari, affrontando la sfida con determinazione e convinzione. E' un uomo di legge e di governo coraggioso, capace di parlare a tutti i ceti, anche moderati, senza spaventarli. Occorre evitare il rischio fisiologico dell'alternanza. Le primarie devono essere un confronto sereno dopo i primi toni inopportuni".
E dialoganti sono i toni dell'ex sindaco di Bari, anche se piuttosto netta è la distanza da metodi e scelte dell'era Vendola: "Bisogna costruire un modello in cui il sindaco della Regione, come lo chiamo io, accorci le distanze con i territori, e su alcune questioni non è stato fatto", dichiara Emiliano "ci vuole un soggetto collettivo, il presidente deve raccogliere le esigenze dei cittadini e non pensare al posto loro. Occorre una rete che non è esistita in questi anni".
"Sono tante le cose realizzate, come nei trasporti – continua Emiliano - ma non possiamo far finta di vedere le cose non fatte o sbagliate, come nella sanità. La burocrazia regionale – conclude - va cambiata, scelta da organismi di professionisti e non dalla politica, che deve dare le linee programmatiche".
Gli schieramenti sono decisi, dunque, e in attesa del voto previsto per il 30 novembre prossimo è prevedibile che le correnti cittadine del Pd si contenderanno la base sino all'ultimo voto. E la storia si ripete...
E' improntata a una pacata ma franca critica degli ultimi anni di gestione della politica regionale la campagna per le primarie di Michele Emiliano, approdata ieri a Gravina in un incontro pubblico presso le Officine Culturali.
Dopo il saluto introduttivo del segretario cittadino del Pd Vito Derobertis, che auspica un confronto fra i tre candidati delle primarie anche a Gravina, il sindaco Alesio Valente esprime ufficialmente il suo sostegno all'ex pm: "Sei stato sindaco come me e conosci le nostre difficoltà – dichiara il primo cittadino - abbiamo bisogno di sentire il tuo affetto paterno in Regione, è una carica istituzionale bistrattata, qualunque cosa accada è colpa nostra".
Il consigliere regionale ed ex assessore Mario Loizzo ripercorre i dieci anni di carriera politica di Emiliano: "La Puglia una volta era un obiettivo considerato impossibile per il centrosinistra, ce l'abbiamo fatta così come Emiliano ha conquistato Bari, affrontando la sfida con determinazione e convinzione. E' un uomo di legge e di governo coraggioso, capace di parlare a tutti i ceti, anche moderati, senza spaventarli. Occorre evitare il rischio fisiologico dell'alternanza. Le primarie devono essere un confronto sereno dopo i primi toni inopportuni".
E dialoganti sono i toni dell'ex sindaco di Bari, anche se piuttosto netta è la distanza da metodi e scelte dell'era Vendola: "Bisogna costruire un modello in cui il sindaco della Regione, come lo chiamo io, accorci le distanze con i territori, e su alcune questioni non è stato fatto", dichiara Emiliano "ci vuole un soggetto collettivo, il presidente deve raccogliere le esigenze dei cittadini e non pensare al posto loro. Occorre una rete che non è esistita in questi anni".
"Sono tante le cose realizzate, come nei trasporti – continua Emiliano - ma non possiamo far finta di vedere le cose non fatte o sbagliate, come nella sanità. La burocrazia regionale – conclude - va cambiata, scelta da organismi di professionisti e non dalla politica, che deve dare le linee programmatiche".
Gli schieramenti sono decisi, dunque, e in attesa del voto previsto per il 30 novembre prossimo è prevedibile che le correnti cittadine del Pd si contenderanno la base sino all'ultimo voto. E la storia si ripete...