Primarie, pace fatta nel centrosinistra
Sel: "No a coalizione geneticamente modificata"
sabato 29 novembre 2014
14.16
Dopo la bagarre, il chiarimento. Le primarie del centrosinistra in Puglia si terranno domani regolarmente.
Ad annunciarlo per primo è il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, che al termine del vertice del centro sinistra convocato per ricompattare la coalizione dopo lo "strappo" di ieri, ha dichiarato: "Superato l'appuntamento delle primarie la coalizione valuterà programmi e alleanze. Adesso dobbiamo fare le primarie e votare perchè dobbiamo trovare il nostro candidato. Questa è la priorità di oggi. Le priorità avvenire le valuteremo a tempo debito".
"Tutto è bene quel che finisce bene" commenta il segretario del Pd, Michele Emiliano, protagonista nella giornata di ieri dell'aspro botta e risposta con Vendola sulla questione dell'alleanza con l'Udc: "Sono felice che questo momento sia stato superato. E sono molto contento che tutto si sia ricomposto. La situazione di ieri è stata superata con valori politici e umani che sono la forza del centrosinistra".
Al vertice erano presenti i responsabili regionali di Sel, il capogruppo del Pd alla Regione, Pino Romano, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente del consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, autori di un tentativo di mediazione Pd-Sel per ricompattare la maggioranza. Un invito, quello al dialogo, che in mattinata veniva anche da Guglielmo Minervini: "Quello che sta accadendo – ha scritto in un messaggio affidato a facebook l'assessore regionale- non è una ragione per buttare la spugna ma, al contrario, per lottare ancora di più. Con ancora maggiore passione. Per dire in tanti, tantissimi nelle urne che la forza mite dei pugliesi non la ferma nessun delirio di onnipotenza".
Alla riunione però non ha partecipato il governatore uscente Nichi Vendola, che stamane ha convocato una conferenza stampa nella sede barese del comitato di Dario Stefano. Questo il messaggio con cui il governatore sotterra l'ascia di guerra: "Questa mattina c'è stato un chiarimento, non ci sono proprietari del centrosinistra se non i soggetti sociali che gli hanno dato vita e fiducia in questi anni. Dario in questa contesa è un valore aggiunto, è la garanzia per restituire al centrosinistra pugliese il suo progetto genuino. Domani lo voterò con convinzione e invito i pugliesi a fare lo stesso".
"Abbiamo chiesto momento di chiarezza e trasparenza – afferma Stefano - la riunione del centro sinistra ha confermato il progetto del centro sinistra così com'è" riconoscendo " la correttezza e la trasparenza dell'azione politica svolta dal Presidente Vendola al governo di questa regione". "La coalizione - continua il candidato di Sel - non deve rinnegare gli accordi già conclusi e diventare un prodotto geneticamente modificato con chi non vede l'ora di andare al potere per non stare più a pane e acqua".
"Quella del centrosinistra – dichiara Vendola - è stata una crisi vera. Il centrosinistra deve essere senza 'lupi mannari', senza inquinamento di fisionomia, progetto, natura. Il centrosinistra deve essere la casa della speranza e avere come alleati le giovani generazioni, il mondo dell'associazionismo e del lavoro, le imprese virtuose e non i portatori di voti che possiamo, qua e là, sottrarre alla destra".
Un "armistizio", quello tra Pd e Sel, che congela la questione del rapporto con i centristi e ne rinvia la discussione a dopo le primarie…
Ad annunciarlo per primo è il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, che al termine del vertice del centro sinistra convocato per ricompattare la coalizione dopo lo "strappo" di ieri, ha dichiarato: "Superato l'appuntamento delle primarie la coalizione valuterà programmi e alleanze. Adesso dobbiamo fare le primarie e votare perchè dobbiamo trovare il nostro candidato. Questa è la priorità di oggi. Le priorità avvenire le valuteremo a tempo debito".
"Tutto è bene quel che finisce bene" commenta il segretario del Pd, Michele Emiliano, protagonista nella giornata di ieri dell'aspro botta e risposta con Vendola sulla questione dell'alleanza con l'Udc: "Sono felice che questo momento sia stato superato. E sono molto contento che tutto si sia ricomposto. La situazione di ieri è stata superata con valori politici e umani che sono la forza del centrosinistra".
Al vertice erano presenti i responsabili regionali di Sel, il capogruppo del Pd alla Regione, Pino Romano, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente del consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, autori di un tentativo di mediazione Pd-Sel per ricompattare la maggioranza. Un invito, quello al dialogo, che in mattinata veniva anche da Guglielmo Minervini: "Quello che sta accadendo – ha scritto in un messaggio affidato a facebook l'assessore regionale- non è una ragione per buttare la spugna ma, al contrario, per lottare ancora di più. Con ancora maggiore passione. Per dire in tanti, tantissimi nelle urne che la forza mite dei pugliesi non la ferma nessun delirio di onnipotenza".
Alla riunione però non ha partecipato il governatore uscente Nichi Vendola, che stamane ha convocato una conferenza stampa nella sede barese del comitato di Dario Stefano. Questo il messaggio con cui il governatore sotterra l'ascia di guerra: "Questa mattina c'è stato un chiarimento, non ci sono proprietari del centrosinistra se non i soggetti sociali che gli hanno dato vita e fiducia in questi anni. Dario in questa contesa è un valore aggiunto, è la garanzia per restituire al centrosinistra pugliese il suo progetto genuino. Domani lo voterò con convinzione e invito i pugliesi a fare lo stesso".
"Abbiamo chiesto momento di chiarezza e trasparenza – afferma Stefano - la riunione del centro sinistra ha confermato il progetto del centro sinistra così com'è" riconoscendo " la correttezza e la trasparenza dell'azione politica svolta dal Presidente Vendola al governo di questa regione". "La coalizione - continua il candidato di Sel - non deve rinnegare gli accordi già conclusi e diventare un prodotto geneticamente modificato con chi non vede l'ora di andare al potere per non stare più a pane e acqua".
"Quella del centrosinistra – dichiara Vendola - è stata una crisi vera. Il centrosinistra deve essere senza 'lupi mannari', senza inquinamento di fisionomia, progetto, natura. Il centrosinistra deve essere la casa della speranza e avere come alleati le giovani generazioni, il mondo dell'associazionismo e del lavoro, le imprese virtuose e non i portatori di voti che possiamo, qua e là, sottrarre alla destra".
Un "armistizio", quello tra Pd e Sel, che congela la questione del rapporto con i centristi e ne rinvia la discussione a dopo le primarie…