Processo di secondo grado a Pupillo rinviato a novembre

A causa di un impegno parlamentare del suo avvocato. In aula anche Rino Vendola, legale della famiglia di Maria Pia Labianca

mercoledì 7 luglio 2010 16.45
Era il 24 febbraio 1999 quando il corpo della ventenne Maria Pia Labianca fu ritrovato da un contadino in un casolare di campagna di Gravina in Puglia. A essere accusato dell'omicidio fu l'ex fidanzato, Giovanni Pupillo, condannato in primo grado a 21 anni di reclusione. Il movente fu considerato passionale in quanto avrebbe ucciso la vittima perché non voleva riallacciare la loro relazione. La sentenza venne emessa a oltre otto anni e mezzo dall'omicidio, precisamente il 13 luglio 2007, a conclusione di un processo durato più di sette anni nonostante ci fosse un solo imputato.

A distanza di oltre undici anni, l'agghiacciante storia torna a far parlare. Infatti nella data di oggi sarebbe dovuto cominciare il processo di secondo grado al 33enne Giovanni Pupillo; ma per un impedimento del difensore, l'Avv. Francesco Paolo Sisto, impegnato come parlamentare, è stato rinviato tutto. Il Presidente della Corte di assise di appello, Raffaele Di Venosa, ha accolto la richiesta e ha fissato l'inizio del processo al 23 novembre prossimo.

Giovanni Pupillo è in libertà da sette anni per scadenza dei termini di custodia cautelare e lo resterà in attesa della sentenza definitiva. In aula questa mattina c'era anche il legale della famiglia Labianca, costituita parte civile, l'Avv. Rino Vendola.