Processo mafia e politica, assolti sei imputati
Sentenza di assoluzione "perché il fatto non sussiste"
martedì 8 ottobre 2013
14.15
Tutti assolti "perché il fatto non sussiste". È questo l'esito del maxi processo sui presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria altamurana per i sei imputati giudicati con rito abbreviato, avviato lo scorso 22 aprile. Il pm antimafia Desirèe Digeronimo aveva chiesto sei condanne al gup del Tribunale di Bari, Gianluca Anglana: 8 anni per Domenico Cicirelli, 3 anni per Vito Zaccaria, 2 per Vincenzo Laterza, 8 per Vincenzo Siani, 4 anni e 2 mesi per i marescialli dell'arma dei Carabinieri Nicola Logiudice e Massimo Carotenuto (attualmente in servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Gravina).
I primi tre imputati erano finiti sotto processo a seguito della vicenda legata all'aggressione del giornalista altamurano Alessio Dipalo, avvenuta nel luglio 2006. Dipalo avrebbe denunciato, durante le trasmissioni radiofoniche da lui condotte, presunti illeciti compiuti da un'impresa del luogo e legati allo smaltimento di rifiuti. Per questo sarebbe stato aggredito. Secondo l'ipotesi accusatoria, i mandanti dell'agguato sarebbero stati Cicirelli e Zaccaria, ex assessore e vicesindaco del Comune di Altamura. L'esecutore materiale sarebbe stato invece Laterza. Per Zaccaria era stata chiesta l'assoluzione dall'accusa di concorso esterno nell'associazione mafiosa. Mentre lo stesso reato sussisteva per gli altri due imputati.
A carico dei due militari, invece, Nicola Logiudice e Massimo Carotenuto, rispettivamente comandante della Stazione dei Carabinieri di Altamura e maresciallo, ci sarebbero le accuse per i reati di favoreggiamento personale e false dichiarazioni. A Logiudice, nello specifico, veniva contestato di aver, in qualche modo, agevolato l'attività di tipo mafiosa contestata agli altri imputati in cambio di un aiuto offerto al boss altamurano Bartolomeo Dambrosio (freddato nelle campagne murgiane il 6 settembre 2010 mentre faceva jogging) ad eludere le investigazioni delle autorità omettendo di istituire il registro per l'apposizione delle firme. Dambrosio, infatti, posto sotto sorveglianza speciale, era obbligato, ogni domenica alle 12, a presentarsi in caserma. Le violazioni di Dambrosio relative ai giorni 4-11-18-25 novembre 2007, 2-9-16-23-30 dicembre 2007 e 6-20-27 gennaio 2008, secondo l'accusa, non sarebbero state denunciate da Logiudice all'autorità giudiziaria.
E infine, il caso Siani. Per l'avvocato e ex consigliere del Comune di Altamura, la Procura aveva chiesto 8 anni di reclusione per presunta estorsione ai danni di Francesco Dipalo, fratello del giornalista e imprenditore del luogo. Nel mese di aprile 2013, la Cassazione aveva annullato l'ordinanza di arresto disposta dal Tribunale del Riesame di Bari per gli avvocati Vito Zaccaria e Vincenzo Siani.
Oggi, l'assoluzione.
I primi tre imputati erano finiti sotto processo a seguito della vicenda legata all'aggressione del giornalista altamurano Alessio Dipalo, avvenuta nel luglio 2006. Dipalo avrebbe denunciato, durante le trasmissioni radiofoniche da lui condotte, presunti illeciti compiuti da un'impresa del luogo e legati allo smaltimento di rifiuti. Per questo sarebbe stato aggredito. Secondo l'ipotesi accusatoria, i mandanti dell'agguato sarebbero stati Cicirelli e Zaccaria, ex assessore e vicesindaco del Comune di Altamura. L'esecutore materiale sarebbe stato invece Laterza. Per Zaccaria era stata chiesta l'assoluzione dall'accusa di concorso esterno nell'associazione mafiosa. Mentre lo stesso reato sussisteva per gli altri due imputati.
A carico dei due militari, invece, Nicola Logiudice e Massimo Carotenuto, rispettivamente comandante della Stazione dei Carabinieri di Altamura e maresciallo, ci sarebbero le accuse per i reati di favoreggiamento personale e false dichiarazioni. A Logiudice, nello specifico, veniva contestato di aver, in qualche modo, agevolato l'attività di tipo mafiosa contestata agli altri imputati in cambio di un aiuto offerto al boss altamurano Bartolomeo Dambrosio (freddato nelle campagne murgiane il 6 settembre 2010 mentre faceva jogging) ad eludere le investigazioni delle autorità omettendo di istituire il registro per l'apposizione delle firme. Dambrosio, infatti, posto sotto sorveglianza speciale, era obbligato, ogni domenica alle 12, a presentarsi in caserma. Le violazioni di Dambrosio relative ai giorni 4-11-18-25 novembre 2007, 2-9-16-23-30 dicembre 2007 e 6-20-27 gennaio 2008, secondo l'accusa, non sarebbero state denunciate da Logiudice all'autorità giudiziaria.
E infine, il caso Siani. Per l'avvocato e ex consigliere del Comune di Altamura, la Procura aveva chiesto 8 anni di reclusione per presunta estorsione ai danni di Francesco Dipalo, fratello del giornalista e imprenditore del luogo. Nel mese di aprile 2013, la Cassazione aveva annullato l'ordinanza di arresto disposta dal Tribunale del Riesame di Bari per gli avvocati Vito Zaccaria e Vincenzo Siani.
Oggi, l'assoluzione.