Pronto il ricorso al Consiglio di Stato

Valente: "Non bloccheremo la città e non temiamo le elezioni"

lunedì 15 gennaio 2018 10.01
A cura di Antonella Testini
Una riconciliazione nel segno della chiarezza, quella tra Alesio Valente ed i cittadini che hanno affollato la sala del cinema Sidion di Gravina in Puglia, domenica 14 gennaio. "Bisogna saper perdere", ormai non più soltanto un ritornello ad accompagnare, quella che la sentenza del Tar di Bari, ha reso per il momento "ex" il giovane sindaco, mentre sale sul palco stanco ma agguerrito: "La legge è uguale per tutti e va rispettata, ma quella che è stata perpetrata in questi giorni è una grave ingiustizia". E carte alla mano, spiega: "All'interno del plico che ogni lista deve presentare, vi sono dei fogli utili alle sottoscrizioni dei presentatori della lista stessa. Quei fogli erano completi di tutto. Mancava solo in alcuni di essi, ma non sull'atto principale, il nome del sindaco. Ma era noto a tutti che Gravina on sostenesse il candidato sindaco Valente. C'è stata persino una presentazione pubblica. E comunque, al momento del voto, i cittadini hanno votato liberi e senza condizionamenti, scegliendo chiaramente. Per questo se ci fosse stata una sentenza per brogli, avrei accettato in maniera serena la decisione del Tar, ma così non è".

Valente sottolinea anche di non temere un nuovo confronto elettorale, nonostante sia stata valutata l'ipotesi di procedere con un ricorso presso il Consiglio di Stato: "In queste ore abbiamo fatto richiesta di sospensiva della sentenza e avviato il procedimento per presentare il ricorso al Consiglio di Stato, ma vi dico che non terremo in scacco la città per un anno e mezzo con il commissariamento e sentenze eventualmente tra loro contrastanti, quindi non avremo paura di tornare alle elezioni". Non lesinando nemmeno i commenti negativi verso chi "in maniera vile, per far prevalere gli interessi personali ha messo la città in questa situazione. E se questo è l'utilizzo che loro fanno della politica, voi immaginatevi per il governo della città".

Alle battute finali Valente, entra nel merito della grossa fetta di opere pubbliche portate a compimento e già messe in cantiere, di fatto bloccate dallo scioglimento della sua giunta: "Venerdì mattina come ultimo atto di questa amministrazione democraticamente eletta, abbiamo fatto in modo che venga firmato il contratto per il nuovo appalto dei rifiuti, un problema che da anni ha afflitto la nostra città; abbiamo ricevuto un finanziamento per un milione di euro per una biblioteca, quello per l'efficientamento delle scuole, il progetto de "La Murgia abbraccia Matera": ci sono tante questioni aperte, adesso mi chiedo se mai un commissario potrebbe occuparsi di tutte queste cose così come farebbe un sindaco".

In ultimo i ringraziamenti agli assessori, al suo fianco anche stamane: "Li ringrazio per quello che hanno fatto, per il loro sostegno e per la loro lealtà. Per ora stringiamo i denti e vi chiedo soltanto di farvi portavoce di questi fatti per spiegare il torto che è stato fatto alla città. Questa è l'unica cosa che vi chiedo, noi intanto cercheremo di riportare la democrazia in questo paese".