Proroga del piano casa regionale
Approvata in commissione regionale il provvedimento
domenica 13 novembre 2016
"Assicurare i benefici del piano casa anche ai cittadini che in passato non avevano la disponibilità economica per intraprendere iniziative edilizie".
Con questa finalità la V Commissione ha approvato la proroga al 31 dicembre 2017 del piano casa: l'edilizia è tra le poche attività con maggiore densità di posti di lavoro e il piano casa, negli ultimi anni, è stato un importante rimedio anticrisi. Ora la parola all'aula".
Lo dichiara Fabiano Amati, presidente della Commissione bilancio della Regione Puglia, primo firmatario della proposta di legge per modificare gli articoli 5 e 7 della Legge regionale del 30 luglio 2009, n. 14 - "Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell'attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale". La pdl è stata approvata oggi in V Commissione, presieduta da Filippo Caracciolo. Firmatari con Amati sono i consiglieri Sabino Zinni, Vincenzo Colonna, Francesco Ventola, Paolo Campo e Donato Pentassuglia.
"La proroga per la presentazione di istanze abilitative in materia edilizia per conseguire gli incrementi volumetrici consentiti dalla Legge regionale n. 14 del 2009 permetterebbe di assicurare i benefici del piano casa anche a chi non ha potuto farlo in passato per indisponibilità economica. Senza questo provvedimento, oppure con proroghe accompagnate a modifiche restrittive rispetto all'impianto originario della legge, si consoliderebbe la valorizzazione del patrimonio edilizio appartenente ai cittadini la cui disponibilità economica sia stata in grado di intercettare con tempestività (ovvero con le precedenti proroghe) le misure di sostegno all'attività edilizia. E ciò rappresenterebbe un'apprezzabile ingerenza dei poteri pubblici nel normale andamento del mercato, a fronte dell'ancora sussistenti finalità individuate dal legislatore storico: rilancio dell'economia mediante il sostegno all'attività edilizia e miglioramento della qualità architettonica, energetica e ambientale del patrimonio edilizio esistente, in coerenza con le norme di tutela del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico della regione nonché - conclude Amati - di difesa del suolo, prevenzione del rischio sismico e accessibilità degli edifici".
Con questa finalità la V Commissione ha approvato la proroga al 31 dicembre 2017 del piano casa: l'edilizia è tra le poche attività con maggiore densità di posti di lavoro e il piano casa, negli ultimi anni, è stato un importante rimedio anticrisi. Ora la parola all'aula".
Lo dichiara Fabiano Amati, presidente della Commissione bilancio della Regione Puglia, primo firmatario della proposta di legge per modificare gli articoli 5 e 7 della Legge regionale del 30 luglio 2009, n. 14 - "Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell'attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale". La pdl è stata approvata oggi in V Commissione, presieduta da Filippo Caracciolo. Firmatari con Amati sono i consiglieri Sabino Zinni, Vincenzo Colonna, Francesco Ventola, Paolo Campo e Donato Pentassuglia.
"La proroga per la presentazione di istanze abilitative in materia edilizia per conseguire gli incrementi volumetrici consentiti dalla Legge regionale n. 14 del 2009 permetterebbe di assicurare i benefici del piano casa anche a chi non ha potuto farlo in passato per indisponibilità economica. Senza questo provvedimento, oppure con proroghe accompagnate a modifiche restrittive rispetto all'impianto originario della legge, si consoliderebbe la valorizzazione del patrimonio edilizio appartenente ai cittadini la cui disponibilità economica sia stata in grado di intercettare con tempestività (ovvero con le precedenti proroghe) le misure di sostegno all'attività edilizia. E ciò rappresenterebbe un'apprezzabile ingerenza dei poteri pubblici nel normale andamento del mercato, a fronte dell'ancora sussistenti finalità individuate dal legislatore storico: rilancio dell'economia mediante il sostegno all'attività edilizia e miglioramento della qualità architettonica, energetica e ambientale del patrimonio edilizio esistente, in coerenza con le norme di tutela del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico della regione nonché - conclude Amati - di difesa del suolo, prevenzione del rischio sismico e accessibilità degli edifici".