Protesta dei disoccupati: tensione in Comune
L'intervento della Polizia riporta la calma. Ma il malessere resta: non si escludono nuove azioni dimostrative.
giovedì 30 maggio 2013
22.55
Momenti di tensione, stamattina, ai cancelli del Municipio. I disoccupati che da più d'un mese, ormai, presidiano pacificamente Palazzo di città, reclamando sostegno e politiche occupazionali incisive, hanno inscenato una nuova protesta. Stavolta agli ingressi del Municipio sarebbero stati posizionati, accanto agli ormai tradizionali cartelloni, pure i resti di un frigorifero e, a quanto pare, anche un cappio. A far salire la temperatura, anche alcune foto, scattate dai manifestanti ad alcune dipendenti comunali. Troppo, per gli inquilini del Comune, dai cui telefoni sarebbe partita la richiesta di intervento alle forze dell'ordine. Così sul posto sono giunti gli agenti del Commissariato di Gravina, che si sono adoperati per riportare la calma, svolgendo opera di mediazione. E dopo un fitto conciliabolo, gli agenti della Polizia Municipale, anch'essi presenti sul posto, hanno provveduto a rimuovere il frigo e tutto il resto.
Passato il temporale di giornata, restano all'orizzonte le nubi minacciose della tempesta: il malessere non accenna a diminuire ed i disoccupati, per la risoluzione dei cui problemi è da qualche tempo al lavoro una specifica commissione consiliare, annunciano di non avere intenzione di recedere dalle loro posizioni. "Almeno fino a quando", dicono, "non riusciremo a portare a casa la garanzia di poter avere un lavoro che ci consenta di sfamare le nostre famiglie".
Passato il temporale di giornata, restano all'orizzonte le nubi minacciose della tempesta: il malessere non accenna a diminuire ed i disoccupati, per la risoluzione dei cui problemi è da qualche tempo al lavoro una specifica commissione consiliare, annunciano di non avere intenzione di recedere dalle loro posizioni. "Almeno fino a quando", dicono, "non riusciremo a portare a casa la garanzia di poter avere un lavoro che ci consenta di sfamare le nostre famiglie".