Provincia: tutti pazzi per Matera
Udc e Pd a favore della soluzione materana. Più cauta ma possibilista anche Sel.
venerdì 3 agosto 2012
09.15
L'ipotesi dell'approdo di Gravina nella Provincia di Matera, paventata nei giorni scorsi dal consigliere provinciale Romita, registra l'appoggio di molti consiglieri comunali. Tra le motivazioni poste a sostegno della soluzione materana, oltre alle sempreverdi affinità culturali e territoriali, spicca la possibilità di rientrare nel circuito Unesco grazie all'adesione alla Basilicata.
Secondo il consigliere Udc Michele Lamuraglia, attualmente Gravina "ricopre il ruolo di ultima ruota della Provincia di Bari", ecco perché il passaggio a Matera insieme ad Altamura, Santeramo ed altri paesi del tarantino, seppur caratterizzato da un "percorso burocratico difficoltoso", sarebbe benevolo per la città. Il consigliere centrista continua affermando che "il progetto di riconoscimento Unesco potrebbe essere facilitato dall'eventuale passaggio in Provincia di Matera, città già dichiarata patrimonio dell'umanità".
Più cauto il consigliere di Sel, Vincenzo Varrese. "Personalmente condivido la strada che porterebbe Gravina verso Matera, dato che con la città dei sassi potremmo condividere molti percorsi. Sono molti gli elementi che ci accomunano con Matera, basta pensare alla battaglia sul mobile imbottito o alla politica delle gravine, senza dimenticare la recente collaborazione nella gestione del Bosco Difesa Grande. Penso, però, che azzardare previsioni in questo momento sia prematuro. Io sarei prudente. La decisione va condivisa con l'intera cittadinanza motivando i vantaggi delle diverse possibilità. Anche perché non mi sembra possibile, in tempo di tagli alle province, di costituirne una nuova".
Il consigliere Mimmo Cardascia, in orbita Pd, si appella alle "affinità territoriali, culturali ed economiche" per giustificare il passaggio alla provincia di Matera, di cui è sostenitore. "Sono favorevole da anni al trasferimento in Basilicata poiché la cittadinanza ne trarrebbe vantaggi sia per la vicinanza di Matera sia dal punto di vista economico e politico. Gravina avrebbe un peso importante nelle decisioni prese in sede provinciale. Si parlava di questa opportunità anni addietro, con il senatore Giovanniello. Attualmente siamo la periferia della Provincia barese e della Regione. La Basilicata, oltre ad essere una Regione più florida dal punto di vista economico, garantirebbe a Gravina un ruolo centrale. Sarebbe inoltre più facile attingere a fondi comunitari e, perché no, rientrare nel circuito Unesco".
Secondo il consigliere Udc Michele Lamuraglia, attualmente Gravina "ricopre il ruolo di ultima ruota della Provincia di Bari", ecco perché il passaggio a Matera insieme ad Altamura, Santeramo ed altri paesi del tarantino, seppur caratterizzato da un "percorso burocratico difficoltoso", sarebbe benevolo per la città. Il consigliere centrista continua affermando che "il progetto di riconoscimento Unesco potrebbe essere facilitato dall'eventuale passaggio in Provincia di Matera, città già dichiarata patrimonio dell'umanità".
Più cauto il consigliere di Sel, Vincenzo Varrese. "Personalmente condivido la strada che porterebbe Gravina verso Matera, dato che con la città dei sassi potremmo condividere molti percorsi. Sono molti gli elementi che ci accomunano con Matera, basta pensare alla battaglia sul mobile imbottito o alla politica delle gravine, senza dimenticare la recente collaborazione nella gestione del Bosco Difesa Grande. Penso, però, che azzardare previsioni in questo momento sia prematuro. Io sarei prudente. La decisione va condivisa con l'intera cittadinanza motivando i vantaggi delle diverse possibilità. Anche perché non mi sembra possibile, in tempo di tagli alle province, di costituirne una nuova".
Il consigliere Mimmo Cardascia, in orbita Pd, si appella alle "affinità territoriali, culturali ed economiche" per giustificare il passaggio alla provincia di Matera, di cui è sostenitore. "Sono favorevole da anni al trasferimento in Basilicata poiché la cittadinanza ne trarrebbe vantaggi sia per la vicinanza di Matera sia dal punto di vista economico e politico. Gravina avrebbe un peso importante nelle decisioni prese in sede provinciale. Si parlava di questa opportunità anni addietro, con il senatore Giovanniello. Attualmente siamo la periferia della Provincia barese e della Regione. La Basilicata, oltre ad essere una Regione più florida dal punto di vista economico, garantirebbe a Gravina un ruolo centrale. Sarebbe inoltre più facile attingere a fondi comunitari e, perché no, rientrare nel circuito Unesco".