​Puglia super produttrice di energia

L’86,9% in più rispetto al fabbisogno regionale.

domenica 31 agosto 2014 13.04
A cura di Giovanna Lorusso
Gli impianti idroelettrici, termoelettrici, eolici e fotovoltaici disseminati su tutto il territorio regionale hanno fruttato ben 35.431 gigawatt di energia. Ma ai pugliesi ne bastavano solo 18.961.

E' quanto emerge dall'indagine svolta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia, che per il secondo anno consecutivo ha elaborato i dati Terna.
Sono maggiormente i consumi dell'industria e dell'agricoltura ad essere diminuiti, calando entrambi del 12%. Il terziario registra una piccola flessione del 2,2%, mentre il consumo domestico, che ammonterebbe a 4.124 gigawatt, fa registrare un -6,6%.

Guardando più da vicino i singoli settori, quello siderurgico è sicuramente il comparto che quest'anno ha consumato meno energia (-21,8%), al secondo posto si piazzano le raffinerie (-16,2%) e al terzo il settore delle costruzioni (-11,2%). Crescono e non arretano invece i consumi del chimico e dei mezzi di trasporto.
Bari è al secondo posto della classifica delle province "energivore", preceduta da Taranto e seguita da Lecce, Brindisi, Foggia e Barletta-Andria-Trani.

"I consumi energetici costituiscono un indicatore rilevante della vitalità delle imprese e dell'andamento della produzione", spiega Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, "il loro cospicuo e trasversale arretramento per il secondo anno consecutivo sta a significare che la ripresa è in ritardo più o meno in tutti i settori". "Occorre comprendere – conclude Sgherza – che il mondo dell'impresa diffusa e dell'artigianato è ancora attanagliato dalla crisi".