"Punto GG": tra speranze e osservazioni per Botromagno
Considerazioni dell’associazione “ per la Gravina del futuro”.
lunedì 30 novembre 2020
"In maniera piuttosto insperata è successo quello che noi auspicavamo da mesi: s'è tornati a scavare a Gravina. Per noi è una cosa bellissima, stupenda e per cui spenderemmo mille altri aggettivi. Tanto ci siamo sgolati, anche con gli amici dell'associazione "Amici della Fondazione E.P. Santomasi" durante gli eventi sulla zona archeologica del "Padre Eterno", abbiamo fatto della questione archeologica un punto centrale, cardine, del nostro programma, sempre nell'ottica in cui una buona politica passa irrimediabilmente e inequivocabilmente dall'informazione, l'educazione e, quindi, la cultura".
Questo l'inizio del comunicato inviatoci dall'associazione Punto Giovani Gravinesi che a partire dagli scavi che si stanno effettuando sulla collina di Botromagno, introduce alcune considerazioni sul futuro dell'archeologia a Gravina. La nota poi continua:
"Sia chiaro che non ci stiamo attribuendo i meriti di nulla, anzi; va riconosciuto il merito a chi tanto si è speso affinché si tornasse a scavare in una città che ancora tanto può offrire come la nostra, in questo caso sulla "collina delle meraviglie", ovvero Botromagno.
Noi non possiamo che unirci a questo coro, convinti del fatto che ancora altre bellezze siano celate nella terra che calpestiamo, convinti che queste possano restituire sempre più a Gravina il prestigio che essa merita.
Ciò che noi, parimenti, speriamo è che però queste vicende non possano mai essere un trampolino di lancio per altre situazioni, venendo strumentalizzate e assumendo un taglio personalistico, per nessuno. La politica è certamente una componente di questa operazione di recupero, ma per noi deve essere intesa esclusivamente nell'ottica di una restituzione di beni culturali ad una città.
La politica deve essere solo il mezzo, l'iter che porta all'azione di scavo, mai e poi mai un passo successivo a questa. I passi successivi devono consistere esclusivamente nella informazione e nella divulgazione, cose per cui noi siam sempre stati in prima linea e per cui siamo qui, pronti a raccontarvi le ultime scoperte, anche in seguito a dei sondaggi grazie ai quali abbiamo rilevato come la maggior parte dei giovani sian veramente poco informati sulla zona archeologica di Botromagno.
Ribadiamo come per noi (e dovrebbe esserlo per tutti) la questione archeologica sia di vitale importanza per l'elevamento EFFETTIVO di Gravina a città d'arte, anche per i considerevoli risvolti che questo potrebbe portare a questa nostra bellissima città".
Questo l'inizio del comunicato inviatoci dall'associazione Punto Giovani Gravinesi che a partire dagli scavi che si stanno effettuando sulla collina di Botromagno, introduce alcune considerazioni sul futuro dell'archeologia a Gravina. La nota poi continua:
"Sia chiaro che non ci stiamo attribuendo i meriti di nulla, anzi; va riconosciuto il merito a chi tanto si è speso affinché si tornasse a scavare in una città che ancora tanto può offrire come la nostra, in questo caso sulla "collina delle meraviglie", ovvero Botromagno.
Noi non possiamo che unirci a questo coro, convinti del fatto che ancora altre bellezze siano celate nella terra che calpestiamo, convinti che queste possano restituire sempre più a Gravina il prestigio che essa merita.
Ciò che noi, parimenti, speriamo è che però queste vicende non possano mai essere un trampolino di lancio per altre situazioni, venendo strumentalizzate e assumendo un taglio personalistico, per nessuno. La politica è certamente una componente di questa operazione di recupero, ma per noi deve essere intesa esclusivamente nell'ottica di una restituzione di beni culturali ad una città.
La politica deve essere solo il mezzo, l'iter che porta all'azione di scavo, mai e poi mai un passo successivo a questa. I passi successivi devono consistere esclusivamente nella informazione e nella divulgazione, cose per cui noi siam sempre stati in prima linea e per cui siamo qui, pronti a raccontarvi le ultime scoperte, anche in seguito a dei sondaggi grazie ai quali abbiamo rilevato come la maggior parte dei giovani sian veramente poco informati sulla zona archeologica di Botromagno.
Ribadiamo come per noi (e dovrebbe esserlo per tutti) la questione archeologica sia di vitale importanza per l'elevamento EFFETTIVO di Gravina a città d'arte, anche per i considerevoli risvolti che questo potrebbe portare a questa nostra bellissima città".