Qualità della vita, Gravina 43esima in Puglia
Stilata la classifica dei Comuni della Puglia dove si vive meglio
venerdì 14 agosto 2020
Le Città pugliesi dove si vive meglio. E' una classifica, riferita a 70 comuni, scaturita da un sondaggio promosso da Amazing Puglia. Purtroppo, dalla lettura dei dati, la nostra città risulta essere al 43° posto. Una ragione dovrebbe pur esserci, per giustificare una simile posizione. Il motivo lo si trova racchiuso nei criteri usati per premiare o non premiare una città, un paese. Fosse capoluogo, piccolo o grande centro di provincia.
Leggiamoli insieme i criteri e facciamocene una ragione. Per stilare la classifica 2020, gli organizzatori, hanno tenuto conto i seguenti indicatori: 1) Stabilità amministrativa; 2) vivacità culturale e imprenditoriale; 3) presenza di infrastrutture. 4) qualità della pubblica istruzione e presenza di corsi universitari; 5) aree verdi e piste ciclabili; 6) progetti presentati e/o finanziati; 7) sicurezza e ordine pubblico; 8) qualità dei trasporti pubblici; 9) attenzione verso i disabili; 10) servizi ai turisti; 11) qualità dell'offerta della ristorazione; 12) indici della raccolta differenziata; 13) possibilità di fare shopping; 14) cura e decoro dei centri storici.
Dopo l'analisi dei dati, da parte dei proponenti, consigli, proposte e suggerimenti non mancano Infatti, essi suggeriscono: "Per aprire la strada al cambiamento servono anche altri fattori non secondari: 1) una buona struttura dirigenziale, e dunque una macchina burocratica che non rallenti l'azione amministrativa; 2) una cittadinanza proattiva, che stimoli e solleciti l'azione dei sindaci, senza attendere che le cose si muovano sempre dall'alto. Su quest'ultimo punto è bene fare una ulteriore precisazione: in nessuna città esistono cittadinanze perfette, così come in tutti i comuni resteranno i fuorilegge, quelli che continueranno a gettare rifiuti ovunque, quelli che non rispetteranno le regole di una normale convivenza civile.
Ma l'esempio viene sempre da una minoranza: quando un 30% di persone decide che è giunta l'ora di cambiare, un altro 30% per cento di cittadini si accoderà. A questo punto il gioco è fatto, e le minoranze retrograde e maleducate si sentiranno messe nell'angolo, e si vergogneranno a ripetere certi comportamenti. È come nelle famiglie: l'esempio del genitore molto spesso è l'unica cosa che conta per educare al meglio i figli".
Leggiamoli insieme i criteri e facciamocene una ragione. Per stilare la classifica 2020, gli organizzatori, hanno tenuto conto i seguenti indicatori: 1) Stabilità amministrativa; 2) vivacità culturale e imprenditoriale; 3) presenza di infrastrutture. 4) qualità della pubblica istruzione e presenza di corsi universitari; 5) aree verdi e piste ciclabili; 6) progetti presentati e/o finanziati; 7) sicurezza e ordine pubblico; 8) qualità dei trasporti pubblici; 9) attenzione verso i disabili; 10) servizi ai turisti; 11) qualità dell'offerta della ristorazione; 12) indici della raccolta differenziata; 13) possibilità di fare shopping; 14) cura e decoro dei centri storici.
Dopo l'analisi dei dati, da parte dei proponenti, consigli, proposte e suggerimenti non mancano Infatti, essi suggeriscono: "Per aprire la strada al cambiamento servono anche altri fattori non secondari: 1) una buona struttura dirigenziale, e dunque una macchina burocratica che non rallenti l'azione amministrativa; 2) una cittadinanza proattiva, che stimoli e solleciti l'azione dei sindaci, senza attendere che le cose si muovano sempre dall'alto. Su quest'ultimo punto è bene fare una ulteriore precisazione: in nessuna città esistono cittadinanze perfette, così come in tutti i comuni resteranno i fuorilegge, quelli che continueranno a gettare rifiuti ovunque, quelli che non rispetteranno le regole di una normale convivenza civile.
Ma l'esempio viene sempre da una minoranza: quando un 30% di persone decide che è giunta l'ora di cambiare, un altro 30% per cento di cittadini si accoderà. A questo punto il gioco è fatto, e le minoranze retrograde e maleducate si sentiranno messe nell'angolo, e si vergogneranno a ripetere certi comportamenti. È come nelle famiglie: l'esempio del genitore molto spesso è l'unica cosa che conta per educare al meglio i figli".