Quattro responsabili per un unico corpo di polizia

Valente riorganizza la Polizia municipale. Quando la nomina del comandante?

venerdì 15 giugno 2012 20.55
Non uno ma quattro. Una vera e propria armata per la sicurezza, la vivibilità è il rispetto delle regole. Questo quanto stabilito dal sindaco Valente nella riorganizzazione della polizia municipale.

In principio fu Nicola Cicolecchia a rivestire il ruolo di comandante nell'era Vendola, poi venne Giovanni Divella che volle sullo scanno più alto della polizia municipale Amedeo Visci. Finita l'era di centro destra, salì nuovamente sul podio principale il cauto e gentile Cicolecchia. All'alba dell'era Valente, invece, erano diversi i nomi che circolavano per la carica di neo comandante, ma il buon sindaco per non scontentare nessuno e per ottemperare ad una legge regionale secondo cui "l'organizzazione, il funzionamento e la dotazione organica dei corpi e servizi di polizia locale sono disciplinati anche secondo il criterio della distinzione tra funzioni dirigenziali, attività di coordinamento, attività di controllo e attività di servizio", ha voluto non uno, non due ma addirittura quattro responsabili, uno per ciascuna delle diverse aree che compongono il corpo di polizia municipale, supportati dal segretario comunale a cui sono affibbiate le responsabilità gestionali.

Ruoli e funzioni saranno suddivisi tra i 4 ufficiali che al momento vantano il grado di capitano: Amedeo Visci sarà il responsabile della polizia stradale occupandosi di viabilità, commercio e polizia amministrativa, mentre sotto la direzione di capitan Rinaldi ci sarà la polizia edilizia e polizia giudiziaria di supporto nelle attività di controllo degli organi preposti alla vigilanza in materia di lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro. Al sempre presente Donatiello, già responsabile del nucleo di protezione civile, sono state affidate la guida del nucleo ambientale e di polizia rurale, oltre alle funzioni di direttiva e coordinamento dei nuclei operativi. Infine il due volte ex Cicolecchia dovrà sovrintendere alle funzioni di pubblica sicurezza e di polizia tributaria oltre a guidare il corpo nelle occasioni ufficiali.

Insomma come è già avvenuto per la giunta, anche all'interno del corpo di polizia municipale ha vinto la condivisione delle scelte e la comunione dei poteri con l'obbligo, per i 4, di dover rendicontare direttamente al sindaco sui risultati ottenuti e sul lavoro svolto.
Non resta che sperare che i 4 capitani non cadano preda in preda a crisi amletiche. Quelle che potrebbero derivare dal ritrovarsi a sfogliare, prima di ogni intervento, l'elenco delle competenze: ce l'ho, non ce l'ho, mi manca!