Questi figli amatissimi sbanca al Vida
La cricca fa il pieno portando in scena la famiglia moderna
lunedì 24 ottobre 2016
13.36
Storie di ordinaria vita familiare. Storie che sarebbero drammatiche se la maestria degli attori non riuscisse a travolgere il pubblico in una corale e rumorosa risata.
Perché "Questi figli amatissimi", la commedia in due atti portata in scena al teatro Vida lo scorso fine settimana dalla compagnia "la Cricca" è una commedia attuale, ricca di tutte quelle emozioni, paure, soddisfazioni, rimpianti che smuovono la quotidianità della vita familiare.
Due genitori, Anna e Giulio, che hanno investito tutto in termini economici ma soprattutto affettivi nei loro due figli, convinti di averli aiutati trovare la loro strada, il loro futuro, la propria realizzazione.
Si accorgeranno presto però che i due figli non solo non riescono a mettere a frutto l'aiuto dei genitori ma non sono nemmeno due adulti sereni.
Gabriele, il maggiore, con una laurea in biologia decide di trasferirsi in Umbria per iniziare una vita in campagna lontano dalle frivolezze del mondo moderno insieme a sua moglie. Si accorgerà ben presto che i suoi progetti non corrispondono con quelli della sua compagna che ad un anno dal matrimonio lo lascia in balia di se stesso e dei suoi mille dubbi.
Federica, invece, alle prese con un master a Londra e un amore non proprio sereno per un ragazzo finlandese, passa la sua vita ad accarezzare grandi sogni di gloria che puntualmente si schiantano contro la realtà delle sue infinite paure, incertezze e scarsa propensione ai sacrifici. Finirà come molte giovani del nostro tempo: incinta e con un compagno precario in tutto.
Gli unici pilastri delle loro confuse vite restano i due genitori che si dimenano tra un problema e l'altro per cercare di restituire ai due figli un briciolo di serenità.
Storie moderne, storie come tante. Vicende che ognuno di noi potrebbe raccontare da protagonista ben sapendo che nella nostra vita l'unica certezza resta, e sempre resterà, la famiglia.
Il pubblico del teatro Vida nella due giorni dedicata alla Cricca apprezza la bravura degli attori ma soprattutto le verità raccontate e in sala diversi sono gli occhi lucidi che brillano al buio e le mamme, non più giovani, che annuiscono dinanzi alla scena.
Scene a loro già note.
Perché "Questi figli amatissimi", la commedia in due atti portata in scena al teatro Vida lo scorso fine settimana dalla compagnia "la Cricca" è una commedia attuale, ricca di tutte quelle emozioni, paure, soddisfazioni, rimpianti che smuovono la quotidianità della vita familiare.
Due genitori, Anna e Giulio, che hanno investito tutto in termini economici ma soprattutto affettivi nei loro due figli, convinti di averli aiutati trovare la loro strada, il loro futuro, la propria realizzazione.
Si accorgeranno presto però che i due figli non solo non riescono a mettere a frutto l'aiuto dei genitori ma non sono nemmeno due adulti sereni.
Gabriele, il maggiore, con una laurea in biologia decide di trasferirsi in Umbria per iniziare una vita in campagna lontano dalle frivolezze del mondo moderno insieme a sua moglie. Si accorgerà ben presto che i suoi progetti non corrispondono con quelli della sua compagna che ad un anno dal matrimonio lo lascia in balia di se stesso e dei suoi mille dubbi.
Federica, invece, alle prese con un master a Londra e un amore non proprio sereno per un ragazzo finlandese, passa la sua vita ad accarezzare grandi sogni di gloria che puntualmente si schiantano contro la realtà delle sue infinite paure, incertezze e scarsa propensione ai sacrifici. Finirà come molte giovani del nostro tempo: incinta e con un compagno precario in tutto.
Gli unici pilastri delle loro confuse vite restano i due genitori che si dimenano tra un problema e l'altro per cercare di restituire ai due figli un briciolo di serenità.
Storie moderne, storie come tante. Vicende che ognuno di noi potrebbe raccontare da protagonista ben sapendo che nella nostra vita l'unica certezza resta, e sempre resterà, la famiglia.
Il pubblico del teatro Vida nella due giorni dedicata alla Cricca apprezza la bravura degli attori ma soprattutto le verità raccontate e in sala diversi sono gli occhi lucidi che brillano al buio e le mamme, non più giovani, che annuiscono dinanzi alla scena.
Scene a loro già note.