Raffaele Fitto fa tappa a Gravina per il Pdl
E l'ex consigliere Lorusso attacca a testa bassa Valente. "In Comune comprati consiglieri di minoranza".
venerdì 15 febbraio 2013
16.35
Entra nel vivo la campagna elettorale gravinese del Popolo della Libertà. Nel giorno di san Valentino, che tanti guai giudiziari ha portato a diversi esponenti del centrodestra a livello nazionale, il Pdl s'è ritrovato a discutere di urne e programmi con i vertici regionali, in testa Antonio Distaso e l'ex ministro Raffale Fitto (nella foto), appena il giorno prima condannato in primo grado a 4 anni di reclusione (ridotti ad 1 grazie all'indulto) dal Tribunale di Bari (a suo carico le accuse di corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d'ufficio.
A fare gli onori di casa, il commissario della sezione gravinese, il consigliere regionale Ignazio Zullo, e l'ex consigliere (già capogruppo Pdl in Comune) Michele Lorusso. In platea spiccano il consigliere provinciale Mimmo Romita, l'ex primo cittadino Giovanni Divella e l'ex assessore Pino Prezzano.
Nonostante l'incontro riguardi le imminenti elezioni politiche, i presenti non mancano di commentare le vicende di casa nostra. La chiosa iniziale è affidata a Lorusso, che attacca a testa bassa l'amministrazione comunale guidata da Alesio Valente: "La presenza di così tanta gente stasera ci conforta e dimostra che parlare di centrodestra e di Pdl a Gravina è ancora possibile, anche perché a soli nove mesi dalla nascita di questa amministrazione comunale il sindaco ha già fatto dimissionare alcuni assessori, ha già chiesto l'azzeramento di giunta ed ha approvato alcuni punti in consiglio comunale comprando o convincendo consiglieri che sono passati dalla minoranza alla maggioranza".
Fitto, dal canto suo, non commenta direttamente le vicende giudiziarie che lo hanno riguardato negli ultimi giorni, limitandosi a sfiorare la questione: "Se qualcuno pensa di poter indebolire la mia posizione o intaccare i miei convincimenti si sbaglia di grosso perché io sono in campo più forte di prima". Debutta così l'ex ministro, il quale non perde l'occasione di attaccare la magistratura italiana: "Faccio i complimenti alla Procura di Siena, l'unica che in Italia interpreta in maniera corretta il codice penale ed il codice di procedura penale. Infatti da Siena non trapela nessuna indiscrezione, non si verifica nessuna fuga di notizie".
L'incontro scorre con Fitto che richiama gli elettori al voto utile, contesta Grillo e Monti, ribadisce che "la casa è un valore della famiglia e non può essere tassata", critica la coalizione di centrosinistra su tracciabilità del denaro contante e politica fiscale. Non mancano le punzecchiature al suo successore come presidente regionale, Nichi Vendola. "Il presidente della Regione, anteponendo gli interessi personali a quelli della comunità, scioglierà il consiglio regionale per approdare in Parlamento", attacca Fitto che aggiunge: "In Puglia si produce un deficit di mezzo miliardo l'anno per la sanità. Si aumenta a dismisura la spesa pubblica ed in un periodo in cui i cittadini sono oppressi dalle tasse, la Puglia detiene un triste primato, poiché tutte le tasse di competenza regionale sono state aumentate a causa dell'addizionale regionale che serve a coprire i debiti prodotti dal sistema sanitario".
Schermaglie da campagna elettorale. Ma in città a tener banco, c'è da giurarlo, sarà il duro attacco sferrato da Lorusso all'indirizzo di Valente.
A fare gli onori di casa, il commissario della sezione gravinese, il consigliere regionale Ignazio Zullo, e l'ex consigliere (già capogruppo Pdl in Comune) Michele Lorusso. In platea spiccano il consigliere provinciale Mimmo Romita, l'ex primo cittadino Giovanni Divella e l'ex assessore Pino Prezzano.
Nonostante l'incontro riguardi le imminenti elezioni politiche, i presenti non mancano di commentare le vicende di casa nostra. La chiosa iniziale è affidata a Lorusso, che attacca a testa bassa l'amministrazione comunale guidata da Alesio Valente: "La presenza di così tanta gente stasera ci conforta e dimostra che parlare di centrodestra e di Pdl a Gravina è ancora possibile, anche perché a soli nove mesi dalla nascita di questa amministrazione comunale il sindaco ha già fatto dimissionare alcuni assessori, ha già chiesto l'azzeramento di giunta ed ha approvato alcuni punti in consiglio comunale comprando o convincendo consiglieri che sono passati dalla minoranza alla maggioranza".
Fitto, dal canto suo, non commenta direttamente le vicende giudiziarie che lo hanno riguardato negli ultimi giorni, limitandosi a sfiorare la questione: "Se qualcuno pensa di poter indebolire la mia posizione o intaccare i miei convincimenti si sbaglia di grosso perché io sono in campo più forte di prima". Debutta così l'ex ministro, il quale non perde l'occasione di attaccare la magistratura italiana: "Faccio i complimenti alla Procura di Siena, l'unica che in Italia interpreta in maniera corretta il codice penale ed il codice di procedura penale. Infatti da Siena non trapela nessuna indiscrezione, non si verifica nessuna fuga di notizie".
L'incontro scorre con Fitto che richiama gli elettori al voto utile, contesta Grillo e Monti, ribadisce che "la casa è un valore della famiglia e non può essere tassata", critica la coalizione di centrosinistra su tracciabilità del denaro contante e politica fiscale. Non mancano le punzecchiature al suo successore come presidente regionale, Nichi Vendola. "Il presidente della Regione, anteponendo gli interessi personali a quelli della comunità, scioglierà il consiglio regionale per approdare in Parlamento", attacca Fitto che aggiunge: "In Puglia si produce un deficit di mezzo miliardo l'anno per la sanità. Si aumenta a dismisura la spesa pubblica ed in un periodo in cui i cittadini sono oppressi dalle tasse, la Puglia detiene un triste primato, poiché tutte le tasse di competenza regionale sono state aumentate a causa dell'addizionale regionale che serve a coprire i debiti prodotti dal sistema sanitario".
Schermaglie da campagna elettorale. Ma in città a tener banco, c'è da giurarlo, sarà il duro attacco sferrato da Lorusso all'indirizzo di Valente.