Raffaella Iannetti vince il concorso “Sempre Caro”

“Ode alla luna” la sua poesia. Numerosi i riconoscimenti conquistati negli anni dalla poetessa gravinese.

giovedì 14 marzo 2013 14.45
A cura di Marina Dimattia
"Una passione imprescindibile".

La poesia per Raffaella Iannetti, assume questo contorno. E alcuni dei suoi versi, tenuti nascosti nel cassetto per anni, le hanno permesso di aggiudicarsi il primo premio nella terza edizione del concorso "Sempre caro". 58 partecipanti, una prima scrematura da 20 partecipanti, poi una finale e una finalissima.

"Ode alla luna" è il titolo della poesia che Iannetti ha presentato alla selezione letteraria nazionale. Rime confezionata già da anni. Ma mai esibite. "È la prima poesia in assoluto che ho scritto. Ci sono dei riscontri leopardiani e la personificazione della luna in un volto materno che non c'è più. Era una poesia che volevo tenere per me. Fino a quando non ho trovato il concorso giusto. Ora ho cambiato un po' genere", racconta l'autrice, che ha cominciato a provare fascino per la poesia in tarda età, a partire dai primi anni di università. Un incontro nato per caso, che ha preso ben presto la direzione della poesia legata all'arte e alla scienza.

Non era un bando accessibile a tutti, quello del concorso "Sempre caro". Requisito imprescindibile l'essersi classificati entro le prime tre posizioni in un altro concorso di poesia nazionale o internazionale. E Raffaella Iannetti aveva conquistato in questi anni podi ovunque. In Italia e fuori dallo stivale (la foto la ritrae nel concorso "Federico II e i poeti tra le stelle", dove a consegnarle la targa della I classificata è stato l'astronauta Paolo Nespoli, ndr). Lei 27 anni, sta concludendo gli studi in Giurisprudenza, è tuttora in contatto con circoli artistici su Bari, per continuare a coltivare la passione per versi che abbiano a che fare con l'arte e con la scienza.

La prossima settimana la poetessa gravinese andrà a Recanati a ritirare il premio. Un viaggio che farà in compagnia di alcuni rappresentanti della Proloco di Gravina. Perché Fedele Raguso, peraltro uno tra i numerosi membri della commissione giudicatrice del concorso leopardiano, approfitterà del viaggio per andare oltre le formalità. "Sto provando a portare Gravina oltre i confini, ma soprattutto in un circuito diverso. Per organizzare gemellaggi di persone ma anche di idee", spiega il presidente Proloco, soddisfatto per la vittoria della concittadina.