Randagismo: l’amministrazione sotto assedio
La Asl assicura “Rispettate tutte le norme”. I volontari della Lega chiedono collaborazione
venerdì 22 aprile 2011
19.20
Non si placano le polemiche dopo il grave episodio avvenuto lunedì scorso che ha visto protagonisti gli operatori della Asl e i volontari della Lega del cane.
Passata la concitazione del momento, le dichiarazioni si fanno più lucide e ponderate. In questi giorni, le volontarie della Lega hanno avuto un incontro chiarificatore con il sindaco e con l'assessore al ramo a cui hanno chiesto maggiori controlli e soprattutto una maggiore collaborazione con chi quotidianamente opera sul territorio : "Non vogliamo arrivare allo scontro – dice l'avv. Irene Creanza, volontaria e membro del direttivo della Lega - ma denunciamo i metodi a nostro parere poco ortodossi utilizzati per accalappiare i cani".
Metodi che sono stati descritti e documentati accuratamente nella denuncia che la Lega ha presentato alla Procura.
Al sindaco, invece, è stata contestata l'ordinanza n. 43 con la quale si autorizzava la cattura di 15 cani, non meglio identificati, ritenuti pericolosi in seguito alle segnalazioni dei cittadini e dopo le relazioni stilate da alcuni veterinari Asl.
Strappata la sospensione dell'ordinanza stessa, le rappresentanti della Lega hanno pressato il sindaco chiedendo il completamento dei lavori presso il canile sanitario dove saranno finalmente ospitati i cani ammalati che potranno così ricevere cure adeguate in strutture idonee.
E parlando di canile, le volontarie rispediscono al mittente le accuse secondo cui la Lega del cane sarebbe contraria all'immissione degli animali nelle strutture rifugio: "Sia ben chiaro che non siamo contro i canili ma chiediamo strutture adattate, pulite e ospitali capaci di offrire le giuste cure al miglior amico dell'uomo".
Inoltre a seguito di questa vicenda, una delegazione della Lega si è recata presso il canile di Altamura dove sono stati accolti gli otto cani accalappiati lunedì per verificare le condizioni di salute degli stessi e conoscere la struttura. Al termine della visita hanno dichiarato: "Sebbene un canile non sia mai il luogo ideale dove far crescere un cane, abbiamo appurato che gli animali ospitati nella struttura altamurana stanno bene: hanno cibo a sufficienza e i box sono puliti, benché non molto grandi".
Dall'incontro inoltre è nata una proficua collaborazione con il gestore: " Ci siamo impegnate per cercare di promuovere le adozioni dei cani ospitati presso il canile grazie alla nostra rete di contatti nazionali, sperando di riuscire a dare a quanti più animali possibili una nuova famiglia"
Mentre le volontarie incassano la solidarietà di molti cittadini e degli animalisti di tutta Italia, l'Amministrazione comunale resta braccata anche sul fronte Asl.
Infatti dopo l'accaduto, i sanitari hanno inviato una nota piccata al sindaco che immediatamente ha richiesto un incontro con il responsabile del servizio sanitario di Gravina, Vito De Rosa.
"L'incontro si è reso necessario per fugare ogni dubbio circa l'uso di metodologie cruente ed illegali come diffuso in alcuni siti, anche nazionali, che narrano addirittura di cani periti durante l'operazione di accalappiamento. Notizia che non corrisponde al vero" fanno sapere dal Comune, dove il sindaco ha ribadito tutta la sua stima nei confronti dell'intero Servizio Veterinario.
Il dott. De Rosa ha garantito che in tutte le operazioni effettuate sono state utilizzate attrezzature e metodologie perfettamente legali ed in linea con le attuali normative vigenti.
Nonostante le diverse versioni fornite dai protagonisti, è chiaro che siamo difronte ad una vicenda complessa per cui l'Amministrazione "invita tutti ad abbassare i toni al fine di poter lavorare in perfetta sinergia per poter risolvere una problematica che interessa l'intera comunità" .
In definitiva la sensazione è che la situazione sia sfuggita di mano un po' a tutti ed ora a stabilire la realtà dei fatti sarà sicuramente un magistrato.
Passata la concitazione del momento, le dichiarazioni si fanno più lucide e ponderate. In questi giorni, le volontarie della Lega hanno avuto un incontro chiarificatore con il sindaco e con l'assessore al ramo a cui hanno chiesto maggiori controlli e soprattutto una maggiore collaborazione con chi quotidianamente opera sul territorio : "Non vogliamo arrivare allo scontro – dice l'avv. Irene Creanza, volontaria e membro del direttivo della Lega - ma denunciamo i metodi a nostro parere poco ortodossi utilizzati per accalappiare i cani".
Metodi che sono stati descritti e documentati accuratamente nella denuncia che la Lega ha presentato alla Procura.
Al sindaco, invece, è stata contestata l'ordinanza n. 43 con la quale si autorizzava la cattura di 15 cani, non meglio identificati, ritenuti pericolosi in seguito alle segnalazioni dei cittadini e dopo le relazioni stilate da alcuni veterinari Asl.
Strappata la sospensione dell'ordinanza stessa, le rappresentanti della Lega hanno pressato il sindaco chiedendo il completamento dei lavori presso il canile sanitario dove saranno finalmente ospitati i cani ammalati che potranno così ricevere cure adeguate in strutture idonee.
E parlando di canile, le volontarie rispediscono al mittente le accuse secondo cui la Lega del cane sarebbe contraria all'immissione degli animali nelle strutture rifugio: "Sia ben chiaro che non siamo contro i canili ma chiediamo strutture adattate, pulite e ospitali capaci di offrire le giuste cure al miglior amico dell'uomo".
Inoltre a seguito di questa vicenda, una delegazione della Lega si è recata presso il canile di Altamura dove sono stati accolti gli otto cani accalappiati lunedì per verificare le condizioni di salute degli stessi e conoscere la struttura. Al termine della visita hanno dichiarato: "Sebbene un canile non sia mai il luogo ideale dove far crescere un cane, abbiamo appurato che gli animali ospitati nella struttura altamurana stanno bene: hanno cibo a sufficienza e i box sono puliti, benché non molto grandi".
Dall'incontro inoltre è nata una proficua collaborazione con il gestore: " Ci siamo impegnate per cercare di promuovere le adozioni dei cani ospitati presso il canile grazie alla nostra rete di contatti nazionali, sperando di riuscire a dare a quanti più animali possibili una nuova famiglia"
Mentre le volontarie incassano la solidarietà di molti cittadini e degli animalisti di tutta Italia, l'Amministrazione comunale resta braccata anche sul fronte Asl.
Infatti dopo l'accaduto, i sanitari hanno inviato una nota piccata al sindaco che immediatamente ha richiesto un incontro con il responsabile del servizio sanitario di Gravina, Vito De Rosa.
"L'incontro si è reso necessario per fugare ogni dubbio circa l'uso di metodologie cruente ed illegali come diffuso in alcuni siti, anche nazionali, che narrano addirittura di cani periti durante l'operazione di accalappiamento. Notizia che non corrisponde al vero" fanno sapere dal Comune, dove il sindaco ha ribadito tutta la sua stima nei confronti dell'intero Servizio Veterinario.
Il dott. De Rosa ha garantito che in tutte le operazioni effettuate sono state utilizzate attrezzature e metodologie perfettamente legali ed in linea con le attuali normative vigenti.
Nonostante le diverse versioni fornite dai protagonisti, è chiaro che siamo difronte ad una vicenda complessa per cui l'Amministrazione "invita tutti ad abbassare i toni al fine di poter lavorare in perfetta sinergia per poter risolvere una problematica che interessa l'intera comunità" .
In definitiva la sensazione è che la situazione sia sfuggita di mano un po' a tutti ed ora a stabilire la realtà dei fatti sarà sicuramente un magistrato.