Realizzata Antenna in zona Salsa: disappunto dei residenti
A nulla sono valse le proteste del comitato spontaneo degli abitanti in località Salsa
mercoledì 28 febbraio 2024
Quella che sembrava solo una possibilità si è materializzata come amara realtà per gli abitanti in zona salsa a Gravina. A mettere in fibrillazione i residenti era stata la paventata costruzione di un traliccio per ospitare antenne telefoniche. Subito la comunità a ridosso dell'istallazione si era mobilitata costituendo un Comitato spontaneo di residenti del quartiere Salsa, perché quell'antenna proprio non la voleva sopra le proprie teste. La vicenda era stata oggetto anche di una interpellanza del consigliere comunale di UnaBellaStoria Saverio Verna. Ad autorizzare il traliccio erano stati gli uffici comunali che avevano certificato la regolarità dei documenti presentati dalla ditta costruttrice della struttura. Il comitato a quel punto aveva chiesto al sindaco Lagreca di intercedere affinché si addivenisse ad una soluzione che potesse tenere tutti contenti.
L'idea era quella di trovare un'altra collocazione per l'antenna in un terreno che non destasse preoccupazioni per la comunità. Una decisione paventata anche dal primo cittadino che aveva dato la propria disponibilità a trovare un luogo adatto. Ma i tempi della burocrazia evidentemente non coincidono con le esigenze economiche della società costruttrice, che dopo poco tempo ha deciso di proseguire i lavori sul traliccio già in parte realizzati.
E così adesso ai residenti l'unica strada da percorrere è quella di un eventuale ricorso al Tar nella speranza di poter evitare quella che considerano una vera iattura che mette a rischio la loro salute. Intanto è notizia di queste ore il pronunciamento della commissione paesaggistica che ha negato l'autorizzazione ad una società per la realizzazione di un altro impianto di antenne in contrada Grottamarallo, dimostrazione- commenta il consigliere Verna - "che si usano due pesi e due misure, e quindi ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B".
L'idea era quella di trovare un'altra collocazione per l'antenna in un terreno che non destasse preoccupazioni per la comunità. Una decisione paventata anche dal primo cittadino che aveva dato la propria disponibilità a trovare un luogo adatto. Ma i tempi della burocrazia evidentemente non coincidono con le esigenze economiche della società costruttrice, che dopo poco tempo ha deciso di proseguire i lavori sul traliccio già in parte realizzati.
E così adesso ai residenti l'unica strada da percorrere è quella di un eventuale ricorso al Tar nella speranza di poter evitare quella che considerano una vera iattura che mette a rischio la loro salute. Intanto è notizia di queste ore il pronunciamento della commissione paesaggistica che ha negato l'autorizzazione ad una società per la realizzazione di un altro impianto di antenne in contrada Grottamarallo, dimostrazione- commenta il consigliere Verna - "che si usano due pesi e due misure, e quindi ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B".