Referendum abolizione caccia, raccolta firme anche a Gravina
Costituito comitato cittadino “Si Aboliamo la Caccia”
venerdì 23 luglio 2021
17.51
Una iniziativa attivata su tutto il territorio nazionale che intende mettere fine alla caccia, attraverso un referendum. Anche a Gravina un gruppo di volontari ha costituito un comitato per raccogliere le firme necessarie alla presentazione del referendum "Si Aboliamo la Caccia".
Al comitato ha aderito anche la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Rosa Cataldi, che ha voluto spiegare le ragioni della proposta di abolizione della caccia, "una pratica medievale che non ha nessun senso di esistere nel ventunesimo secolo"- ha dichiarato la portavoce pentastellata, che sottolinea come "cancellare questa pratica cruenta e violenta significa contribuire ad un reale processo di evoluzione morale, civile e sociale della nostra Comunità, educando i giovani e le famiglie a contrastare ogni tipo di violenza". A questo si aggiunga che l'attività venatoria produce notevoli danni ambientali collaterali. Bisogna considerare innanzitutto che la caccia "legale" è separata da una linea sottilissima dal bracconaggio, linea che -ha detta della consigliera comunale- "spesso viene travalicata"; e poi, non va dimenticato il danno che produce sull'ambiente, inquinandolo "con milioni di pallini di piombo e cartucce che vengono disperse sul terreno dai cacciatori, inquinando terreni e falde acquifere".
Insomma, una pratica da combattere e contrastare -secondo Rosa Cataldi- che invita i cittadini gravinesi a rispondere all'appello lanciato dalle associazioni animaliste, recandosi con un documento di riconoscimento presso il bar Coolto, in prossimità di piazza Notar Domenico, tutti i Lunedi e Mercoledi, nelle ore pomeridiane, per sottoscrivere la presentazione del referendum, per la quale c'è tempo fino al 30 settembre. "Gli animali meritano di essere salvati, noi ci proveremo! E voi?" – conclude la consigliera del Movimento Cinque Stelle.
Come per tutti i referendum, è possibile firmare presso il Comune (ufficio anagrafe).
Al comitato ha aderito anche la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Rosa Cataldi, che ha voluto spiegare le ragioni della proposta di abolizione della caccia, "una pratica medievale che non ha nessun senso di esistere nel ventunesimo secolo"- ha dichiarato la portavoce pentastellata, che sottolinea come "cancellare questa pratica cruenta e violenta significa contribuire ad un reale processo di evoluzione morale, civile e sociale della nostra Comunità, educando i giovani e le famiglie a contrastare ogni tipo di violenza". A questo si aggiunga che l'attività venatoria produce notevoli danni ambientali collaterali. Bisogna considerare innanzitutto che la caccia "legale" è separata da una linea sottilissima dal bracconaggio, linea che -ha detta della consigliera comunale- "spesso viene travalicata"; e poi, non va dimenticato il danno che produce sull'ambiente, inquinandolo "con milioni di pallini di piombo e cartucce che vengono disperse sul terreno dai cacciatori, inquinando terreni e falde acquifere".
Insomma, una pratica da combattere e contrastare -secondo Rosa Cataldi- che invita i cittadini gravinesi a rispondere all'appello lanciato dalle associazioni animaliste, recandosi con un documento di riconoscimento presso il bar Coolto, in prossimità di piazza Notar Domenico, tutti i Lunedi e Mercoledi, nelle ore pomeridiane, per sottoscrivere la presentazione del referendum, per la quale c'è tempo fino al 30 settembre. "Gli animali meritano di essere salvati, noi ci proveremo! E voi?" – conclude la consigliera del Movimento Cinque Stelle.
Come per tutti i referendum, è possibile firmare presso il Comune (ufficio anagrafe).