Referendum abrogativo del Porcellum
Oltre 1200 le firme raccolte dal PD. Il numero maggiore della Provincia di Bari
martedì 4 ottobre 2011
E' risultata Gravina, la città nella provincia di Bari, con il maggior numero di raccolta firme per la richiesta del referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale, conosciuta come Porcellum. Precisamente sono state raccolte oltre 1200 firme presso i banchetti istituiti in Piazza della Repubblica dal PD locale.
"E' stato un importante momento di democrazia partecipata in cui apponendo la sua firma il cittadino gravinese ha mostrato grande sensibilità nei confronti di un tema rilevante come la legge elettorale e grande voglia di cambiamento verso una larga parte di classe politica oramai poco credibile ad ogni livello" – si legge nel comunicato a firma del Segretario del Partito Democratico circolo territoriale di Gravina in Puglia, Alesio Valente.
L'intento del Partito Democratico attraverso l'indizione del referendum abrogativo dell'attuale sistema elettorale è quello di restituire il potere decisionale al cittadino e consentirgli di scegliere direttamente i propri rappresentanti in Parlamento.
"E' un dire un "no" alla casta, a chi da Roma decide chi inserire nelle liste elettorali privilegiando magari i soliti noti e gli interessi personali di qualcuno" – scrive Valente.
A livello nazionale sono state raccolte più di un milione di firme perciò è stato largamente superato il numero minimo necessario equivalente a 500.000 firme.
"E' stato un importante momento di democrazia partecipata in cui apponendo la sua firma il cittadino gravinese ha mostrato grande sensibilità nei confronti di un tema rilevante come la legge elettorale e grande voglia di cambiamento verso una larga parte di classe politica oramai poco credibile ad ogni livello" – si legge nel comunicato a firma del Segretario del Partito Democratico circolo territoriale di Gravina in Puglia, Alesio Valente.
L'intento del Partito Democratico attraverso l'indizione del referendum abrogativo dell'attuale sistema elettorale è quello di restituire il potere decisionale al cittadino e consentirgli di scegliere direttamente i propri rappresentanti in Parlamento.
"E' un dire un "no" alla casta, a chi da Roma decide chi inserire nelle liste elettorali privilegiando magari i soliti noti e gli interessi personali di qualcuno" – scrive Valente.
A livello nazionale sono state raccolte più di un milione di firme perciò è stato largamente superato il numero minimo necessario equivalente a 500.000 firme.