Parte l'iniziativa "Regala un albero alla tua città"
asce il registro dei donatori per sostenere le buone pratiche ambientali
sabato 26 ottobre 2019
Regala un albero alla tua Città. Un invito che è anche il nome dell'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale su impulso dell'assessore al verde pubblico, Felice Lafabiana. «Negli ultimi anni – spiega l'assessore – l'amministrazione comunale ha sostenuto attivamente l'opera di valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, procedendo ad esempio alla messa a dimora di centinaia di alberi, coinvolgendo in ciò la cittadinanza attiva e le scolaresche. Sulla base di quanto fatto, abbiamo scelto di lanciare ora un modello nel quale le istituzioni ed i cittadini collaborano per una città sempre più rispettosa dell'ambiente».
Chiaro il principio: incentivare le donazione di alberi da parte dei privati, siano essi singoli cittadini, associazioni o anche imprese (ma con esclusione di donazioni eventualmente subordinate a comunicazioni di carattere pubblicitario). Spiega Lafabiana: «Sarà istituito un apposito Registro dei donatori di alberi, nel quale saranno iscritti i nomi di quanti, liberamente, sceglieranno di regalare un albero alla città. Nella proposta di donazione si dovrà specificare la specie vegetativa che si intende offrire alla comunità, con l'assunzione di ogni responsabilità al riguardo».
In particolare, il donatore dovrà garantire per 3 anni, ovvero per il periodo di attecchimento, le cure culturali ed ogni intervento occorrenti. Successivamente, le piante entreranno a far parte dei piani manutentivi ordinari del patrimonio arboreo urbano. Un modello definito anche normativamente da specifiche leggi, attraverso il quale favorire la cultura della donazione ambientale.
«Ogni istanza in tal senso – precisa l'assessore – dovrà essere preventivamente autorizzata dal Servizio Agricoltura del Comune, che effettuerà una valutazione sui contenuti della proposta e sul tipo di albero che s'intende donare, oltre che sull'area pubblica individuata quale luogo di messa a dimora. Quindi, in caso di esito positivo, si provvederà alla piantumazione, sotto il diretto controllo dei tecnici della ditta affidataria del servizio di gestione del patrimonio vegetazionale».
Conclude Lafabiana: «Riteniamo che l'iniziativa in questione possa diventare una buona pratica in campo ambientale: diversi sono le associazioni ed i cittadini che, in fase di programmazione della stessa, hanno già manifestato attenzione e disponibilità. Faremo il possibile per cogliere tutte le potenzialità che questa opportunità racchiude in sé, per dar così vita, insieme, ad una Gravina sempre più verde».
Chiaro il principio: incentivare le donazione di alberi da parte dei privati, siano essi singoli cittadini, associazioni o anche imprese (ma con esclusione di donazioni eventualmente subordinate a comunicazioni di carattere pubblicitario). Spiega Lafabiana: «Sarà istituito un apposito Registro dei donatori di alberi, nel quale saranno iscritti i nomi di quanti, liberamente, sceglieranno di regalare un albero alla città. Nella proposta di donazione si dovrà specificare la specie vegetativa che si intende offrire alla comunità, con l'assunzione di ogni responsabilità al riguardo».
In particolare, il donatore dovrà garantire per 3 anni, ovvero per il periodo di attecchimento, le cure culturali ed ogni intervento occorrenti. Successivamente, le piante entreranno a far parte dei piani manutentivi ordinari del patrimonio arboreo urbano. Un modello definito anche normativamente da specifiche leggi, attraverso il quale favorire la cultura della donazione ambientale.
«Ogni istanza in tal senso – precisa l'assessore – dovrà essere preventivamente autorizzata dal Servizio Agricoltura del Comune, che effettuerà una valutazione sui contenuti della proposta e sul tipo di albero che s'intende donare, oltre che sull'area pubblica individuata quale luogo di messa a dimora. Quindi, in caso di esito positivo, si provvederà alla piantumazione, sotto il diretto controllo dei tecnici della ditta affidataria del servizio di gestione del patrimonio vegetazionale».
Conclude Lafabiana: «Riteniamo che l'iniziativa in questione possa diventare una buona pratica in campo ambientale: diversi sono le associazioni ed i cittadini che, in fase di programmazione della stessa, hanno già manifestato attenzione e disponibilità. Faremo il possibile per cogliere tutte le potenzialità che questa opportunità racchiude in sé, per dar così vita, insieme, ad una Gravina sempre più verde».