Regione – farmacie: è scontro
"Non si può restare aperti a piacere". Le associazioni dei consumatori in rivolta: "Un provvedimento sorprendente". E minacciano ricorso al Tar
venerdì 20 aprile 2012
20.00
"Non è consentito alle farmacie che non sono di turno, esercitare la facoltà di aprire in orari diversi da quelli obbligatori". Praticamente un ordine, quello impartito dal dirigente del servizio Programmazione, assistenza territoriale nei confronti dei dirigenti delle Asl pugliesi. Dunque, mentre il Governo liberalizza gli orari di apertura delle farmacie, la Regione Puglia impone il suo diktat mandando su tutte le furie i farmacisti.
Codacons e Avvocati dei consumatori, però, non ci stanno a subire un "eccesso di potere", come lo definiscono i due portavoce, Alessandro Amato e Domenico Romito che chiedono l'annullamento del provvedimento definito "sorprendente" e si "riservano comunque di agire davanti al Tar".
Al Codacons bollano il diktat dell'amministrazione regionale come "assolutamente illegittimo" e "in contrasto con la legge sulle liberalizzazioni che invece attribuisce la facoltà alle farmacie di aprire anche al di là degli orari in cui l'apertura è obbligatoria".
"Rispetto a tale, pacifica formulazione rientrante nell'ambito della disciplina della concorrenza, notoriamente competenza esclusiva dello Stato, la Regione stabilisce di arrogarsi poteri non suoi e di andare, soprattutto, contro gli interessi degli utenti".
In attesa di capire se e come la Regione ritirerà il provvedimento, i farmacisti annunciano battaglia convinti che liberalizzando gli orari di apertura si possa dare solo un servizio migliore ai cittadini.
Codacons e Avvocati dei consumatori, però, non ci stanno a subire un "eccesso di potere", come lo definiscono i due portavoce, Alessandro Amato e Domenico Romito che chiedono l'annullamento del provvedimento definito "sorprendente" e si "riservano comunque di agire davanti al Tar".
Al Codacons bollano il diktat dell'amministrazione regionale come "assolutamente illegittimo" e "in contrasto con la legge sulle liberalizzazioni che invece attribuisce la facoltà alle farmacie di aprire anche al di là degli orari in cui l'apertura è obbligatoria".
"Rispetto a tale, pacifica formulazione rientrante nell'ambito della disciplina della concorrenza, notoriamente competenza esclusiva dello Stato, la Regione stabilisce di arrogarsi poteri non suoi e di andare, soprattutto, contro gli interessi degli utenti".
In attesa di capire se e come la Regione ritirerà il provvedimento, i farmacisti annunciano battaglia convinti che liberalizzando gli orari di apertura si possa dare solo un servizio migliore ai cittadini.