Rei e Red la presentazione ufficiale a Bari
Il Ministro Poletti spiega gli aiuti alle famiglie
martedì 5 dicembre 2017
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato nell'istituto "Salvemini" di Bari alla presentazione della misura "Rei", reddito di inclusione, che è partito lo scorso 1° dicembre a livello nazionale.
Con Emiliano, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il sindaco di Bari e della città metropolitana Antonio Decaro e il direttore generale del ministero del Lavoro Raffaele Tangorra.
"Il Rei – ha detto Emiliano - ha a disposizione poco denaro, quindi ha bisogno di misure come il Red – il Reddito di dignità pugliese - per essere rinforzato.
Il Rei ha solo 1,7 miliardi euro a livello nazionale, quindi riuscirà a coprire una piccola parte del necessario e per questo serve l'integrazione.
Il Red è il modello al quale il Rei si è ispirato.
Al Ministero hanno lavorato molto con i tecnici della Regione Puglia, dove siamo stati i primi a costruire una misura che non è una pura assistenza, non è una distribuzione di soldi, ma è un modello attraverso il quale chi non ha un lavoro sarà riavviato a nuove professionalità".
"Le famiglie in difficoltà – ha aggiunto - con il Red e poi anche con il Rei vengono seguite da un sistema misto tra lavoro e assistenza sociale dei Comuni: è una struttura molto complessa, più importante di un semplice reddito di cittadinanza con una erogazione di denaro".
"Noi siamo certi di poter riorientare il Red a tutela delle famiglie. Il Rei ha una dotazione di 1,7 miliardi che, per quanto assai importante e per certi versi storica, consentirà - ha proseguito Emiliano - di coprire solo una piccola parte della platea, tanto che dalle stime più accreditate servirebbero tra i 6,6 e i 7 miliardi per trasformarla in una misura universalistica".
"Noi abbiamo provocato il governo e abbiamo proposto questa misura. Adesso l'obiettivo è dare una mano a quelle famiglie con figli che attraversano difficoltà enormi".
"La Puglia - ha aggiunto Emiliano - è una regione che guarda al welfare come uno degli elementi fondamentali per tenere insieme l'idea stessa del Paese.
Siamo stati i primi in Italia a istituire il Reddito di Dignità, sulla base del nostro programma di governo scritto dal basso da migliaia di pugliesi. Il fine di questa misura e far uscire dalla soglia di povertà il maggior numero di cittadini possibile".
"L'Italia – ha detto ancora Emiliano durante la tavola rotonda - era l'ultimo paese della Unione Europea a non avere una misura universale di contrasto alla povertà.
Ringrazio per questo il ministro Poletti per aver portato oggi al successo questa operazione.
In questo campo c'è piena collaborazione: questo risultato è frutto di una vicenda ampia, che viene da lontano, e soprattutto di una idea proattiva del welfare. Ricordo quando da sindaco trasformammo i sussidi dati a pioggia in programmi di specifico appoggio ai cittadini e alle famiglie. Siamo arrivati dopo anni al Red sulla base di una grande esperienza, che intendiamo portare avanti. Questo è il vantaggio delle politiche partecipate dal basso e non calate dall'alto".
"In questo scenario sono evidenti le ragioni per le quali abbiamo in Puglia confermato il Red, con la medesima dotazione finanziaria di 33 milioni di euro, e fatto un immediato sforzo di re-design rispetto alle novità apportate dal Rei.
Il nuovo Red è un modello che può essere orientato alla tutela delle famiglie numerose, soprattutto con i figli, in modo da rispondere con un sostegno specifico".
La Puglia - ha concluso - guarda al contrasto del disagio sociale con un disegno complessivo che non riguarda solo il sostegno al reddito, ma al welfare in generale e alle misure attive".
Con Emiliano, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il sindaco di Bari e della città metropolitana Antonio Decaro e il direttore generale del ministero del Lavoro Raffaele Tangorra.
"Il Rei – ha detto Emiliano - ha a disposizione poco denaro, quindi ha bisogno di misure come il Red – il Reddito di dignità pugliese - per essere rinforzato.
Il Rei ha solo 1,7 miliardi euro a livello nazionale, quindi riuscirà a coprire una piccola parte del necessario e per questo serve l'integrazione.
Il Red è il modello al quale il Rei si è ispirato.
Al Ministero hanno lavorato molto con i tecnici della Regione Puglia, dove siamo stati i primi a costruire una misura che non è una pura assistenza, non è una distribuzione di soldi, ma è un modello attraverso il quale chi non ha un lavoro sarà riavviato a nuove professionalità".
"Le famiglie in difficoltà – ha aggiunto - con il Red e poi anche con il Rei vengono seguite da un sistema misto tra lavoro e assistenza sociale dei Comuni: è una struttura molto complessa, più importante di un semplice reddito di cittadinanza con una erogazione di denaro".
"Noi siamo certi di poter riorientare il Red a tutela delle famiglie. Il Rei ha una dotazione di 1,7 miliardi che, per quanto assai importante e per certi versi storica, consentirà - ha proseguito Emiliano - di coprire solo una piccola parte della platea, tanto che dalle stime più accreditate servirebbero tra i 6,6 e i 7 miliardi per trasformarla in una misura universalistica".
"Noi abbiamo provocato il governo e abbiamo proposto questa misura. Adesso l'obiettivo è dare una mano a quelle famiglie con figli che attraversano difficoltà enormi".
"La Puglia - ha aggiunto Emiliano - è una regione che guarda al welfare come uno degli elementi fondamentali per tenere insieme l'idea stessa del Paese.
Siamo stati i primi in Italia a istituire il Reddito di Dignità, sulla base del nostro programma di governo scritto dal basso da migliaia di pugliesi. Il fine di questa misura e far uscire dalla soglia di povertà il maggior numero di cittadini possibile".
"L'Italia – ha detto ancora Emiliano durante la tavola rotonda - era l'ultimo paese della Unione Europea a non avere una misura universale di contrasto alla povertà.
Ringrazio per questo il ministro Poletti per aver portato oggi al successo questa operazione.
In questo campo c'è piena collaborazione: questo risultato è frutto di una vicenda ampia, che viene da lontano, e soprattutto di una idea proattiva del welfare. Ricordo quando da sindaco trasformammo i sussidi dati a pioggia in programmi di specifico appoggio ai cittadini e alle famiglie. Siamo arrivati dopo anni al Red sulla base di una grande esperienza, che intendiamo portare avanti. Questo è il vantaggio delle politiche partecipate dal basso e non calate dall'alto".
"In questo scenario sono evidenti le ragioni per le quali abbiamo in Puglia confermato il Red, con la medesima dotazione finanziaria di 33 milioni di euro, e fatto un immediato sforzo di re-design rispetto alle novità apportate dal Rei.
Il nuovo Red è un modello che può essere orientato alla tutela delle famiglie numerose, soprattutto con i figli, in modo da rispondere con un sostegno specifico".
La Puglia - ha concluso - guarda al contrasto del disagio sociale con un disegno complessivo che non riguarda solo il sostegno al reddito, ma al welfare in generale e alle misure attive".