Rendere più sicura la "Tarantina", una priorità per tutti
Ma quale sarà la soluzione? Resoconto dell'incontro a Gravina
lunedì 27 gennaio 2020
13.19
Si è svolto nella serata di venerdì 24 gennaio, presso l'auditorium del convento di San Sebastiano a Gravina, un incontro con grande partecipazione di pubblico sulla questione S.P. 27, meglio conosciuta come "La Tarantina". Una strada troppo spesso protagonista di sinistri, con un carico di traffico aumentato in modo esponenziale soprattutto a seguito dell'ammodernamento e allargamento delle S.S. 96 e 99 che collegano Bari e Matera, passando per Altamura e tagliando fuori Gravina. La Tarantina, preferita da molti automobilisti diretti a Bari e non progettata per un traffico così intenso, presenta restringimenti propri di una strada secondaria e la poca manutenzione la rende molto pericolosa soprattutto con la pioggia.
Ad introdurre l'incontro il "padrone di casa", il consigliere metropolitano Mimmo Cardascia che ha sottolineato, se mai ce ne fosse stato bisogno, l'importanza del tema dell'incontro proponendo il passaggio della Tarantina da strada provinciale a strada statale e un ammodernamento del primo tronco di circa 10 km, fino alla S.S. 99. Ad alternarsi nel dibattito sia esponenti istituzionali che comuni cittadini.
Il sindaco Alesio Valente ha auspicato un ampliamento del tratto della 96 fino a Gravina mentre Rosa Melodia, sindaca di Altamura, ha chiesto di rivedere l'assetto viario del territorio murgiano, lamentando la carenza di risorse e personale in ambito amministrativo. L'ingegner Maurizio Montalto, dirigente della mobilità e viabilità per la città metropolitana di Bari, si è concentrato sui numeri stimando una spesa di 13 milioni di euro per l'allargamento del primo tronco da attingere in fondi regionali o ministeriali. Una strada a 4 corsie che garantisca un collegamento veloce, sicuro e confortevole per gli automobilisti.
Michele Maiullari, comandante della polizia locale di Altamura, ha posto l'accento sul bollettino nero degli incidenti: 20 nel 2019 con 29 feriti e 1 morto. L'80% dei sinistri causati da uso di alcool, droghe e cellulare che renderà necessaria, a breve, l'istallazione di un autovelox per limitare la velocità e aumentare l'attenzione alla guida. A seguire il dottor Giovanni Morlino, vicedirettore sanitario dell'ospedale "Fabio Perinei", ha ribadito la pericolosità dei rallentamenti causati da congestione del traffico in prossimità del nosocomio, soprattutto in situazioni di emergenza con pazienti colpiti da ictus o infarto.
Il parroco Don Giuseppe Loizzo ha invitato alla concretezza delle azioni seguito da Nicola Caputo, imprenditore agricolo altamurano e testimone di molti incidenti stradali. A rappresentare i sindacati, Giuseppe Deleonardis coordinatore CGIL Gravina che ha auspicato un protagonismo sociale e un superamento delle lungaggini burocratiche per un territorio emarginato dalla nuova viabilità e intasato da mezzi pesanti.
Fedele Marchetti, del Consorzio Imprenditori Murgiani, ha lanciato la provocazione di un inizio immediato dei lavori. Più pragmatico il consigliere regionale Enzo Colonna che ha avanzato due proposte: una che interessa la sistemazione e miglioria soprattutto di alcune curve della "Tarantina" a carico dell'ente competente, la Città Metropolitana di Bari. L'altra, molto più ambiziosa e risolutiva, del riavvio del grande progetto della "Variante Nord": un nuovo tratto stradale che, passando a nord dell'abitato di Altamura, andrebbe a unire direttamente la statale 96 dal tratto tra Altamura e la stazione di Pescariello a quello in prossimità dell'Ospedale della Murgia. La Variante Nord, già contemplata dal Piano Regolatore Generale di Altamura e per cui è disponibile un approfondito progetto preliminare dell'Anas risalente ad oltre dieci anni fa, impone però programmazione e progettazione con investimenti massicci che devono necessariamente provenire dallo Stato.
Ottimismo dall'onorevole Marco Lacarra, deputato nelle file del PD, che ha affermato la realizzabilità di un'opera di sistemazione della Tarantina, anche se soggetta a tempi lunghi.
A chiudere l'incontro, l'intervento atteso dell'onorevole Salvatore Margiotta, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, originario di Potenza, da cui i presenti si aspettavano concretezza e risposte certe. Il senatore, però, ha deluso i tanti lamentando una carenza di investimenti promessi dal presidente Conte per le opere del Sud con soli 12 milioni di euro per gli interventi nella provincia di Bari. Entrando nel merito, Margiotta ha escluso la possibilità di passaggio da S.P. a S.S. e richiamato una forma di finanziamento già in atto di circa 2 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture, mettendo a disposizione 200 milioni per la messa in opera. Disponibilità del sottosegretario ad affrontare la questione in sede centrale, con la promessa di fissare un incontro in tempi brevi in Ministero con i rappresentanti territoriali.
L'impegno pare sia di finanziare progetto e opera, la speranza è di non perdersi troppo dietro alla temuta burocrazia o a inutili formalismi e, per una volta, di dare importanza e priorità ad un territorio spesso ritenuto marginale nelle scelte infrastrutturali.
Ad introdurre l'incontro il "padrone di casa", il consigliere metropolitano Mimmo Cardascia che ha sottolineato, se mai ce ne fosse stato bisogno, l'importanza del tema dell'incontro proponendo il passaggio della Tarantina da strada provinciale a strada statale e un ammodernamento del primo tronco di circa 10 km, fino alla S.S. 99. Ad alternarsi nel dibattito sia esponenti istituzionali che comuni cittadini.
Il sindaco Alesio Valente ha auspicato un ampliamento del tratto della 96 fino a Gravina mentre Rosa Melodia, sindaca di Altamura, ha chiesto di rivedere l'assetto viario del territorio murgiano, lamentando la carenza di risorse e personale in ambito amministrativo. L'ingegner Maurizio Montalto, dirigente della mobilità e viabilità per la città metropolitana di Bari, si è concentrato sui numeri stimando una spesa di 13 milioni di euro per l'allargamento del primo tronco da attingere in fondi regionali o ministeriali. Una strada a 4 corsie che garantisca un collegamento veloce, sicuro e confortevole per gli automobilisti.
Michele Maiullari, comandante della polizia locale di Altamura, ha posto l'accento sul bollettino nero degli incidenti: 20 nel 2019 con 29 feriti e 1 morto. L'80% dei sinistri causati da uso di alcool, droghe e cellulare che renderà necessaria, a breve, l'istallazione di un autovelox per limitare la velocità e aumentare l'attenzione alla guida. A seguire il dottor Giovanni Morlino, vicedirettore sanitario dell'ospedale "Fabio Perinei", ha ribadito la pericolosità dei rallentamenti causati da congestione del traffico in prossimità del nosocomio, soprattutto in situazioni di emergenza con pazienti colpiti da ictus o infarto.
Il parroco Don Giuseppe Loizzo ha invitato alla concretezza delle azioni seguito da Nicola Caputo, imprenditore agricolo altamurano e testimone di molti incidenti stradali. A rappresentare i sindacati, Giuseppe Deleonardis coordinatore CGIL Gravina che ha auspicato un protagonismo sociale e un superamento delle lungaggini burocratiche per un territorio emarginato dalla nuova viabilità e intasato da mezzi pesanti.
Fedele Marchetti, del Consorzio Imprenditori Murgiani, ha lanciato la provocazione di un inizio immediato dei lavori. Più pragmatico il consigliere regionale Enzo Colonna che ha avanzato due proposte: una che interessa la sistemazione e miglioria soprattutto di alcune curve della "Tarantina" a carico dell'ente competente, la Città Metropolitana di Bari. L'altra, molto più ambiziosa e risolutiva, del riavvio del grande progetto della "Variante Nord": un nuovo tratto stradale che, passando a nord dell'abitato di Altamura, andrebbe a unire direttamente la statale 96 dal tratto tra Altamura e la stazione di Pescariello a quello in prossimità dell'Ospedale della Murgia. La Variante Nord, già contemplata dal Piano Regolatore Generale di Altamura e per cui è disponibile un approfondito progetto preliminare dell'Anas risalente ad oltre dieci anni fa, impone però programmazione e progettazione con investimenti massicci che devono necessariamente provenire dallo Stato.
Ottimismo dall'onorevole Marco Lacarra, deputato nelle file del PD, che ha affermato la realizzabilità di un'opera di sistemazione della Tarantina, anche se soggetta a tempi lunghi.
A chiudere l'incontro, l'intervento atteso dell'onorevole Salvatore Margiotta, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, originario di Potenza, da cui i presenti si aspettavano concretezza e risposte certe. Il senatore, però, ha deluso i tanti lamentando una carenza di investimenti promessi dal presidente Conte per le opere del Sud con soli 12 milioni di euro per gli interventi nella provincia di Bari. Entrando nel merito, Margiotta ha escluso la possibilità di passaggio da S.P. a S.S. e richiamato una forma di finanziamento già in atto di circa 2 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture, mettendo a disposizione 200 milioni per la messa in opera. Disponibilità del sottosegretario ad affrontare la questione in sede centrale, con la promessa di fissare un incontro in tempi brevi in Ministero con i rappresentanti territoriali.
L'impegno pare sia di finanziare progetto e opera, la speranza è di non perdersi troppo dietro alla temuta burocrazia o a inutili formalismi e, per una volta, di dare importanza e priorità ad un territorio spesso ritenuto marginale nelle scelte infrastrutturali.