Covid: report scuola, in calo i contagi in terra di Bari
A Gravina 35 segnalazioni negli ultimi sette giorni
lunedì 14 febbraio 2022
17.00
Anche la scuola conferma il trend in calo del numero di contagi per la settimana che va dal 7 al 13 febbraio. Nell'area della città Metropolitana di Bari sono stati segnalati, infatti, 887 nuovi casi di positività al covid negli ultimi sette giorni, contro i 1103 registrati dalla centrale operativa della sorveglianza sanitaria Asl barese nella settimana dal 31 gennaio al 6 febbraio.
In particolare i nuovi casi sono relativi a 821 studenti e 66 operatori scolastici. Il report scuola evidenzia una maggiore incidenza del virus, non più nella scuola primaria, ma nella fascia della scuola superiore, dove in questa settimana ci sono stai 253 casi di cui 239 tra gli alunni e 14 tra il personale scolastico. A seguire, poi, ci sono 238 casi nella scuola primaria (226 alunni e 12 personale scolastico), 200 nelle scuole dell'infanzia (173 alunni e 27 personale scolastico) e 196 nelle scuole secondarie di primo grado (183 alunni e 13 personale scolastico).
"Un'andamento sostanzialmente uguale in tutti gli istituti, con una media di 200 positività, dovuto alla efficacia delle vaccinazioni che stanno coprendo e proteggendo progressivamente anche la fascia di età 5-11 anni" - sottolinea Sara De Nitto, referente Covid scuole del Dipartimento di prevenzione.
Numeri di contagi che portano a 40 le classi in quarantena, notevolmente in calo rispetto al dato precedente quando le classi in quarantena erano 255, anche per via del cambiamento delle regole, ma che comunque indica in generale una minore circolazione del virus in ambito scolastico.
Nella città di Gravina, negli ultimi sette giorni, sono stati segnalati 35 nuovi casi: ben 17 in meno rispetto alla settimana precedente in cui i casi erano stati 52.
Anche la campagna vaccinale scolastica in terra di Bari prosegue a ritmi serrati con risultati eccellenti. Tant'è che nella fascia di età studentesca che va dai 12 ai 19 anni di età, ad oggi, il 96% per cento dei ragazzi in tutta la provincia ha effettuato almeno la prima dose. Inoltre, sono oltre 73.377 le dosi somministrate ai bambini in età pediatrica, pari ad un dato che vede il 56% dei bambini con almeno la prima dose e con il 42% che, invece, ha completato il ciclo vaccinale.
In particolare i nuovi casi sono relativi a 821 studenti e 66 operatori scolastici. Il report scuola evidenzia una maggiore incidenza del virus, non più nella scuola primaria, ma nella fascia della scuola superiore, dove in questa settimana ci sono stai 253 casi di cui 239 tra gli alunni e 14 tra il personale scolastico. A seguire, poi, ci sono 238 casi nella scuola primaria (226 alunni e 12 personale scolastico), 200 nelle scuole dell'infanzia (173 alunni e 27 personale scolastico) e 196 nelle scuole secondarie di primo grado (183 alunni e 13 personale scolastico).
"Un'andamento sostanzialmente uguale in tutti gli istituti, con una media di 200 positività, dovuto alla efficacia delle vaccinazioni che stanno coprendo e proteggendo progressivamente anche la fascia di età 5-11 anni" - sottolinea Sara De Nitto, referente Covid scuole del Dipartimento di prevenzione.
Numeri di contagi che portano a 40 le classi in quarantena, notevolmente in calo rispetto al dato precedente quando le classi in quarantena erano 255, anche per via del cambiamento delle regole, ma che comunque indica in generale una minore circolazione del virus in ambito scolastico.
Nella città di Gravina, negli ultimi sette giorni, sono stati segnalati 35 nuovi casi: ben 17 in meno rispetto alla settimana precedente in cui i casi erano stati 52.
Anche la campagna vaccinale scolastica in terra di Bari prosegue a ritmi serrati con risultati eccellenti. Tant'è che nella fascia di età studentesca che va dai 12 ai 19 anni di età, ad oggi, il 96% per cento dei ragazzi in tutta la provincia ha effettuato almeno la prima dose. Inoltre, sono oltre 73.377 le dosi somministrate ai bambini in età pediatrica, pari ad un dato che vede il 56% dei bambini con almeno la prima dose e con il 42% che, invece, ha completato il ciclo vaccinale.