Resa dei conti in Futuro e libertà: Carbone in bilico
I tre del patto federativo vogliono un nuovo assessore. Ma il coordinatore regionale di Fli li gela: "Pensino al loro partito".
giovedì 13 dicembre 2012
14.55
Se la crisi che scuote la maggioranza fosse un terremoto, avrebbe un epicentro: Fli.
I sismografi della politica non lasciano dubbi: le principali scosse telluriche che fanno ballare il Valente I vengono proprio dal fronte futurista. Dal gruppo dei malpancisti sembrano essere infatti defilati, per il momento, i "Democratici riformisti": loro s'accontenterebbero d'un cambio in corsa tra il loro attuale esponente in giunta, Maddalena Grillo, ed un nuovo assessore, magari più vicino al movimento ed al gruppo consiliare ed alle loro sensibilità. Si dice saranno accontentati con l'inizio del nuovo anno. Restano i tre del patto federativo, il Mas: Mazzilli, Ariani, Santomasi. Finito il tempo dei tatticismi, i veli sono caduti. E il vertice di mercoledì sera, l'ultimo della serie, conclusosi con una fumata nera come tutti gli altri già andati in scena, ha almeno chiarito i contorni dell'esatta portata dello scontro.
Chi c'era, a quella riunione, racconta che i finiani si siano presentati rappresentati da quelli che sarebbero ormai i due esponenti di altrettante anime (per gli amanti del vintage, correnti) del partito: da una parte il vicesegretario Marco Nicolardi, dall'altra il segretario-assessore Lorenzo Carbone (nella foto). Ed al tavolo del confronto i delegati del patto federativo avrebbero calato il jolly. Spiegando d'essere pronti a rientrare armi e bagagli nella maggioranza, senza chiedere nulla per sè ma auspicando, a garanzia del rispetto degli impegni politici e programmatici da assumere, una maggior condivisione nelle scelte e, soprattutto, la nomina di un assessore loro gradito. Da scegliere nella lista dei candidati di Fli al consiglio comunale e da insediare in giunta, ovviamente, al posto di Carbone.
"Si, è vero, c'è un discorso da fare con Fli", conferma il giorno dopo Antonello Galtieri, portavoce del patto federativo. "In Futuro e libertà ci sono due anime: una che ha creato dissensi e scontento, ed una che da un certo modo di intendere e fare la politica è stata invece oscurata e snobbata. Con quest'ultima noi vogliamo parlare. E vorremmo capire chi sia a decidere le scelte del partito: se il direttivo, espressione della realtà locale, o chi lo gestisce forte delle imposizioni baresi". Precisa Galtieri: "Con parte del gruppo dirigenziale di Fli stiamo vagliando la possibilità di avviare un dialogo che porti ad una sintesi condivisa, pur nel rispetto delle rispettive autonomie partitiche. Aspettiamo adesso di capire quale linea prevarrà tra i futuristi: siamo pronti a sostenere le tesi portate avanti da Marco Nicolardi. Viceversa, dovesse prevalere Carbone, non credo ci sarebbe possibilità di dialogo". Serafica la risposta, a stretto giro di telefono, del segretario-assessore: "Non condivido assolutamente il metodo - fa sapere Carbone - ma faremo una verifica all'interno di Fli e vedremo quale posizione riscuoterà i maggiori consensi. Coinvolgeremo, naturalmente, anche gli organi provinciali e regionali".
Ma da Bari giunge, inequivocabile, il pensiero di Gianmarco Surico, coordinatore pugliese di Fli, che in merito alle vicende gravinesi si esprime senza lasciar spazio ad interpretazioni: "Lunedì incontrerò tutte le parti per capire come stiano effettivamente le cose. Bisogna approfondire la questione e comprendere quali siano le motivazioni che alcuni adducono a sostegno della richiesta di cambiare assessore. Ma Carbone non rischia: insieme al presidente del consiglio Giacinto Lupoli gode della piena, massima fiducia del partito". E quando il cronista chiede conto della posizione assunta dal patto federativo, Surico - evidentemente ben informato di fatti e misfatti gravinesi - risponde tranchant: "Santomasi e Ariani sono stati eletti con noi, ma hanno scelto altre strade: non possono chiedere nulla. Pensassero al loro nuovo partito".
I sismografi della politica non lasciano dubbi: le principali scosse telluriche che fanno ballare il Valente I vengono proprio dal fronte futurista. Dal gruppo dei malpancisti sembrano essere infatti defilati, per il momento, i "Democratici riformisti": loro s'accontenterebbero d'un cambio in corsa tra il loro attuale esponente in giunta, Maddalena Grillo, ed un nuovo assessore, magari più vicino al movimento ed al gruppo consiliare ed alle loro sensibilità. Si dice saranno accontentati con l'inizio del nuovo anno. Restano i tre del patto federativo, il Mas: Mazzilli, Ariani, Santomasi. Finito il tempo dei tatticismi, i veli sono caduti. E il vertice di mercoledì sera, l'ultimo della serie, conclusosi con una fumata nera come tutti gli altri già andati in scena, ha almeno chiarito i contorni dell'esatta portata dello scontro.
Chi c'era, a quella riunione, racconta che i finiani si siano presentati rappresentati da quelli che sarebbero ormai i due esponenti di altrettante anime (per gli amanti del vintage, correnti) del partito: da una parte il vicesegretario Marco Nicolardi, dall'altra il segretario-assessore Lorenzo Carbone (nella foto). Ed al tavolo del confronto i delegati del patto federativo avrebbero calato il jolly. Spiegando d'essere pronti a rientrare armi e bagagli nella maggioranza, senza chiedere nulla per sè ma auspicando, a garanzia del rispetto degli impegni politici e programmatici da assumere, una maggior condivisione nelle scelte e, soprattutto, la nomina di un assessore loro gradito. Da scegliere nella lista dei candidati di Fli al consiglio comunale e da insediare in giunta, ovviamente, al posto di Carbone.
"Si, è vero, c'è un discorso da fare con Fli", conferma il giorno dopo Antonello Galtieri, portavoce del patto federativo. "In Futuro e libertà ci sono due anime: una che ha creato dissensi e scontento, ed una che da un certo modo di intendere e fare la politica è stata invece oscurata e snobbata. Con quest'ultima noi vogliamo parlare. E vorremmo capire chi sia a decidere le scelte del partito: se il direttivo, espressione della realtà locale, o chi lo gestisce forte delle imposizioni baresi". Precisa Galtieri: "Con parte del gruppo dirigenziale di Fli stiamo vagliando la possibilità di avviare un dialogo che porti ad una sintesi condivisa, pur nel rispetto delle rispettive autonomie partitiche. Aspettiamo adesso di capire quale linea prevarrà tra i futuristi: siamo pronti a sostenere le tesi portate avanti da Marco Nicolardi. Viceversa, dovesse prevalere Carbone, non credo ci sarebbe possibilità di dialogo". Serafica la risposta, a stretto giro di telefono, del segretario-assessore: "Non condivido assolutamente il metodo - fa sapere Carbone - ma faremo una verifica all'interno di Fli e vedremo quale posizione riscuoterà i maggiori consensi. Coinvolgeremo, naturalmente, anche gli organi provinciali e regionali".
Ma da Bari giunge, inequivocabile, il pensiero di Gianmarco Surico, coordinatore pugliese di Fli, che in merito alle vicende gravinesi si esprime senza lasciar spazio ad interpretazioni: "Lunedì incontrerò tutte le parti per capire come stiano effettivamente le cose. Bisogna approfondire la questione e comprendere quali siano le motivazioni che alcuni adducono a sostegno della richiesta di cambiare assessore. Ma Carbone non rischia: insieme al presidente del consiglio Giacinto Lupoli gode della piena, massima fiducia del partito". E quando il cronista chiede conto della posizione assunta dal patto federativo, Surico - evidentemente ben informato di fatti e misfatti gravinesi - risponde tranchant: "Santomasi e Ariani sono stati eletti con noi, ma hanno scelto altre strade: non possono chiedere nulla. Pensassero al loro nuovo partito".