Restituito alla città l'ex Seminario Vescovile
Le immagini della cerimonia inaugurale
venerdì 31 marzo 2017
12.40
Un ulteriore tassello impreziosisce il mosaico patrimoniale, storico-culturale di Gravina: l'ex seminario in piazza Benedetto XIII – che insieme al complesso di San Sebastiano e al monastero di Santa Sofia completa il sistema dei musei finanziato anni fa nell'ambito dei finanziamenti dell'Area vasta – è stato infatti restituito alla città, dopo i lavori di ristrutturazione, nella serata di giovedì 30 marzo. Una riapertura preparata in pochissimi giorni visti i solleciti da parte della Regione, che ha minacciato la revoca dei fondi qualora l'opera non fosse stata conclusa e rendicontata entro fine marzo.
A dare il benvenuto ai presenti, il presidente della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" Mario Burdi, nonché gestore temporaneo del Bene, il primo cittadino Alesio Valente e Don Saverio Paternoster, presidente del Centro Studi Benedetto XIII di Gravina di Puglia.
Il più antico dell'intera Diocesi, risalente al 1568, l'ex Seminario Vescovile – come evidenziato dai relatori nel corso della cerimonia inaugurale – si appresta a divenire sede del Museo Civico Archeologico e del Museo Capitolare dell'Arte Sacra, ma è ancora in fase di allestimento. Una volta risolti gli adempimenti burocratici tra Comune e Soprintendenza si potrà procedere all'allestimento delle teche contenenti i meravigliosi reperti archeologici, un tempo custoditi in loco, tra cui gli scheletri dei due guerrieri e la ricostruzione di una tomba preistorica.
Tuttavia, d'ora in poi, il Palazzo è aperto e visitabile negli stessi orari di apertura della Fondazione "Santomasi".
Di seguito foto di Carlo Centonze
A dare il benvenuto ai presenti, il presidente della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" Mario Burdi, nonché gestore temporaneo del Bene, il primo cittadino Alesio Valente e Don Saverio Paternoster, presidente del Centro Studi Benedetto XIII di Gravina di Puglia.
Il più antico dell'intera Diocesi, risalente al 1568, l'ex Seminario Vescovile – come evidenziato dai relatori nel corso della cerimonia inaugurale – si appresta a divenire sede del Museo Civico Archeologico e del Museo Capitolare dell'Arte Sacra, ma è ancora in fase di allestimento. Una volta risolti gli adempimenti burocratici tra Comune e Soprintendenza si potrà procedere all'allestimento delle teche contenenti i meravigliosi reperti archeologici, un tempo custoditi in loco, tra cui gli scheletri dei due guerrieri e la ricostruzione di una tomba preistorica.
Tuttavia, d'ora in poi, il Palazzo è aperto e visitabile negli stessi orari di apertura della Fondazione "Santomasi".
Di seguito foto di Carlo Centonze