Riaperti solo i reparti di Ostetricia e Ginecologia
Il Comitato pro-ospedale è pronto ad occupare la Asl di Bari. Il consigliere Ventricelli sollecita l'apertura dell'Ospedale della Murgia
venerdì 17 settembre 2010
Comincia così la cronistoria di uno sfortunato Ospedale, quello di Gravina: in data 14 agosto si costituiva un comitato "pro-ospedale" promosso da Franco Nacucchi, Presidente dell'Associazione Culturale "3P", per la riapertura del servizio di Neurologia, (inoperante a partire dal 2 agosto); sottoscrizioni estese poi alla ripresa di altre attività ambulatoriali ugualmente sospese. Il Presidente Nacucchi, aggressivo alla bisogna, denunciando l'incoerenza del direttore generale della Asl di Bari, il dott. Pansini, il quale nel mese di luglio aveva assicurato che l'Ospedale di Gravina non avrebbe subito modifiche, costituiva l'ente comitato e nello stesso tempo si mobilitava per sopperire agli scompensi verificatisi nella struttura ospedaliera locale.
Quei colpi alla credibilità del dott. Pansini hanno dato alla luce un comitato che refrattario ad usare toni sobri, dopo numerosi solleciti alle istituzioni competenti, incontri con il Presidente Vendola, denunce alla Procura, sembra aver raggiunto almeno parte degli obiettivi auspicati: in data 14 settembre si è comunicato ufficialmente, che a decorrenza del 1 settembre 2010 sono assicurate, a cadenza settimanale, le attività ambulatoriali di Ostetricia e Ginecologia. Ritardo nella comunicazione a parte, un primo tassello al puzzle ospedale è stato rimesso a posto. Ma grava ancora una ipoteca negativa sul reparto di neurologia, cardiologia e chirurgia. Che ne sarà di loro? Perché soprattutto le attività sono state improvvisamente sospese in quel di agosto? Nessuno sembra volersi sbilanciare.
Sempre dal dott. Nacucchi arriva la confessione circa l'intenzione, nel giro di una settimana, di occupare le sedi della Asl di Bari e di continuare a seguire giorno per giorno le vicissitudini della sanità locale. Una precisazione, mista ad ammonizione: "Sarebbe ingeneroso collegare le ultime morti di alcuni cittadini gravinesi all'assenza di reparti funzionanti nell'Ospedale, ma chi può dire che il buon andamento degli stessi avrebbe potuto esser d'aiuto a qualcuno?", queste le parole miste a rabbia del dott. Nacucchi.
Ma sono in tanti a sollecitare l'Apertura del nuovo Ospedale della Murgia, indicandola quale soluzione alle problematiche appena esposte. È questa la volta del consigliere regionale Ventricelli che in un comunicato quest'oggi ha chiesto alla direzione generale della ASL BA e all'Assessorato alla Salute regionale, il completamento immediato e l'attivazione del nuovo ospedale della Murgia, consentendo l'allocazione, sia pure non completa dei reparti provenienti da Gravina, Santeramo e Grumo. Nel frattempo "bisogna realizzare le strutture poli-ambulatorie e di medicina territoriale necessarie a rassicurare la popolazione fino alla conclusione dei lavori del Nuovo ospedale della Murgia", queste le parole di Ventricelli, consapevole che gli smottamenti che si stanno verificando sono conseguenza dei 444 milioni di euro di tagli del Piano di rientro imposto dal Governo nazionale alla Regione Puglia.
Quei colpi alla credibilità del dott. Pansini hanno dato alla luce un comitato che refrattario ad usare toni sobri, dopo numerosi solleciti alle istituzioni competenti, incontri con il Presidente Vendola, denunce alla Procura, sembra aver raggiunto almeno parte degli obiettivi auspicati: in data 14 settembre si è comunicato ufficialmente, che a decorrenza del 1 settembre 2010 sono assicurate, a cadenza settimanale, le attività ambulatoriali di Ostetricia e Ginecologia. Ritardo nella comunicazione a parte, un primo tassello al puzzle ospedale è stato rimesso a posto. Ma grava ancora una ipoteca negativa sul reparto di neurologia, cardiologia e chirurgia. Che ne sarà di loro? Perché soprattutto le attività sono state improvvisamente sospese in quel di agosto? Nessuno sembra volersi sbilanciare.
Sempre dal dott. Nacucchi arriva la confessione circa l'intenzione, nel giro di una settimana, di occupare le sedi della Asl di Bari e di continuare a seguire giorno per giorno le vicissitudini della sanità locale. Una precisazione, mista ad ammonizione: "Sarebbe ingeneroso collegare le ultime morti di alcuni cittadini gravinesi all'assenza di reparti funzionanti nell'Ospedale, ma chi può dire che il buon andamento degli stessi avrebbe potuto esser d'aiuto a qualcuno?", queste le parole miste a rabbia del dott. Nacucchi.
Ma sono in tanti a sollecitare l'Apertura del nuovo Ospedale della Murgia, indicandola quale soluzione alle problematiche appena esposte. È questa la volta del consigliere regionale Ventricelli che in un comunicato quest'oggi ha chiesto alla direzione generale della ASL BA e all'Assessorato alla Salute regionale, il completamento immediato e l'attivazione del nuovo ospedale della Murgia, consentendo l'allocazione, sia pure non completa dei reparti provenienti da Gravina, Santeramo e Grumo. Nel frattempo "bisogna realizzare le strutture poli-ambulatorie e di medicina territoriale necessarie a rassicurare la popolazione fino alla conclusione dei lavori del Nuovo ospedale della Murgia", queste le parole di Ventricelli, consapevole che gli smottamenti che si stanno verificando sono conseguenza dei 444 milioni di euro di tagli del Piano di rientro imposto dal Governo nazionale alla Regione Puglia.