Riapre l'ufficio di collocamento. O forse no
Giallo sul trasferimento dei dipendenti. Ecco le immagini della sede rimessa a nuovo.
domenica 20 gennaio 2013
09.35
L'ufficio di collocamento riapre domani. Al massimo martedì.
Lo ha ripetuto in più occasioni, da ultimo durante la posa della prima pietra per la costruzione del nuovo Ipsia, il presidente della Provincia Francesco Schittulli, che si è detto pronto a firmare l'autorizzazione per la ripresa del servizio non appena fosse stata acquisita tutte la documentazione relativa all'agibilità e all'idoneità della struttura e fosse stato completato l'arredamento dell'ufficio, così come prescritto dallo stesso ente provinciale.
Parole che hanno convinto tutti anche a Palazzo di città. Del resto l'ufficio di via Tevere, come dimostrano le immagini riportate in coda all'articolo, è già pronto per la sua riapertura. In questi mesi, dopo la decisione del Comune di Gravina di accollarsi tutte le spese di gestione, al fine di assicurare il servizio alla cittadinanza ed evitare altri disservizi ai gravinesi, l'amministrazione comunale ha provveduto ad acquistare tutti gli arredi, compresi pc e stampanti. Il restyling inoltre ha anche riguardato gli impianti elettrici, che sono stati ammodernati e potenziati. Difficile al momento quantificare la spesa complessiva anche perchè in Comune, al momento, l'attenzione è tutta per la riapertura, che tutti attendono agli inizi della nuova settimana.
Al riguardo, però, mentre nell'entroterra murgiano si respira ottimismo, sulla costa l'aria che tira è di tutt'altra qualità e al Palazzo della Provincia gli animi sono molto più agitati. Bocche cucite tra dirigenti e funzionari: nessuno vuole azzardare una data per il trasferimento dei dipendenti visto che non sono ancora state completate le procedure per la formazione di una graduatoria riguardante i 49 dipendenti dei centri per l'impiego soppressi la scorsa estate, che ora sono in attesa di conoscere la loro nuova destinazione. Infatti, stabilita la necessità di riaprire alcuni centri per l'impiego e di provvedere al trasferimento delle unità rimosse, il 9 novembre scorso il servizio personale della Provincia ha avviato un bando pubblico "per l'assegnazione di 34 unità da destinare al servizio politiche del lavoro", tra cui 2 impiegati destinati al centro di Gravina, per il quale è prevista "l'apertura per due giorni a settimana, di cui un giorno di rientro pomeridiano".
Per formare la graduatoria, i criteri di selezione sono l'anzianità di servizio, la residenza del dipendente ed eventuali figli a carico ed eventuali condizioni di invalidità. Il bando spiegava anche che "qualora le domande pervenute non dovessero essere sufficienti alla copertura degli organici previsti per le 16 sedi, si procederà d'ufficio alla formulazione di una nuova graduatoria". Ed infatti alla data di scadenza per la presentazione delle domande sono pervenute solo 25 richieste di trasferimento a fronte delle 34 previste.
Gli uffici provinciali, interrogati sull'argomento, non rilasciano dichiarazioni ufficiali e si limitano a confermare essere in corso le procedure per la formazione di una nuova graduatoria nella quale saranno compresi coloro che non hanno presentato richiesta di trasferimento e tutti i dipendenti che hanno certificato una disabilità.
La data di riapertura dell'ufficio di via Tevere? Un mistero.
Lo ha ripetuto in più occasioni, da ultimo durante la posa della prima pietra per la costruzione del nuovo Ipsia, il presidente della Provincia Francesco Schittulli, che si è detto pronto a firmare l'autorizzazione per la ripresa del servizio non appena fosse stata acquisita tutte la documentazione relativa all'agibilità e all'idoneità della struttura e fosse stato completato l'arredamento dell'ufficio, così come prescritto dallo stesso ente provinciale.
Parole che hanno convinto tutti anche a Palazzo di città. Del resto l'ufficio di via Tevere, come dimostrano le immagini riportate in coda all'articolo, è già pronto per la sua riapertura. In questi mesi, dopo la decisione del Comune di Gravina di accollarsi tutte le spese di gestione, al fine di assicurare il servizio alla cittadinanza ed evitare altri disservizi ai gravinesi, l'amministrazione comunale ha provveduto ad acquistare tutti gli arredi, compresi pc e stampanti. Il restyling inoltre ha anche riguardato gli impianti elettrici, che sono stati ammodernati e potenziati. Difficile al momento quantificare la spesa complessiva anche perchè in Comune, al momento, l'attenzione è tutta per la riapertura, che tutti attendono agli inizi della nuova settimana.
Al riguardo, però, mentre nell'entroterra murgiano si respira ottimismo, sulla costa l'aria che tira è di tutt'altra qualità e al Palazzo della Provincia gli animi sono molto più agitati. Bocche cucite tra dirigenti e funzionari: nessuno vuole azzardare una data per il trasferimento dei dipendenti visto che non sono ancora state completate le procedure per la formazione di una graduatoria riguardante i 49 dipendenti dei centri per l'impiego soppressi la scorsa estate, che ora sono in attesa di conoscere la loro nuova destinazione. Infatti, stabilita la necessità di riaprire alcuni centri per l'impiego e di provvedere al trasferimento delle unità rimosse, il 9 novembre scorso il servizio personale della Provincia ha avviato un bando pubblico "per l'assegnazione di 34 unità da destinare al servizio politiche del lavoro", tra cui 2 impiegati destinati al centro di Gravina, per il quale è prevista "l'apertura per due giorni a settimana, di cui un giorno di rientro pomeridiano".
Per formare la graduatoria, i criteri di selezione sono l'anzianità di servizio, la residenza del dipendente ed eventuali figli a carico ed eventuali condizioni di invalidità. Il bando spiegava anche che "qualora le domande pervenute non dovessero essere sufficienti alla copertura degli organici previsti per le 16 sedi, si procederà d'ufficio alla formulazione di una nuova graduatoria". Ed infatti alla data di scadenza per la presentazione delle domande sono pervenute solo 25 richieste di trasferimento a fronte delle 34 previste.
Gli uffici provinciali, interrogati sull'argomento, non rilasciano dichiarazioni ufficiali e si limitano a confermare essere in corso le procedure per la formazione di una nuova graduatoria nella quale saranno compresi coloro che non hanno presentato richiesta di trasferimento e tutti i dipendenti che hanno certificato una disabilità.
La data di riapertura dell'ufficio di via Tevere? Un mistero.