Riaprire il caso sulla morte di Ciccio e Tore

Filippo Pappalardi presenta ricorso contro l’archiviazione disposta dal Tribunale dei minori

venerdì 8 maggio 2015 11.42
Filippo Pappalardi, padre di Francesco e Salvatore Pappalardi, ha presentato ricorso contro la decisione del Tribunale dei Minori di chiudere per la seconda volta il caso sulla morte dei due ragazzini. Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, Pappalardi ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo di riaprire le indagini e di ascoltare altri testimoni.

"In particolare – riferisce il Corriere - chiede che venga valutata la testimonianza resa qualche anno fa da un uomo ai magistrati inquirenti (deceduto qualche tempo fa) in cui raccontava che Ciccio e Tore la sera della sparizione erano in compagnia di alcuni amici".
Come si ricorderà i due bambini scomparvero a giugno 2006 per essere ritrovati due anni dopo, il 23 febbraio 2008, all'interno del vecchio edificio ribattezzato "la casa delle cento stanze" da un vigile del fuoco intervenuto per salvare un altro bambino, Michele, caduto in una cisterna da un cunicolo presente sul tetto dell'immobile.
Durante le operazioni di soccorso uno dei vigili del fuoco si accorse della presenza dei resti di altri due bambini, poi riconosciuti come i fratellini Pappalardi.

Lo stesso Filippo Pappalardi è reduce da una lunga vicenda giudiziaria poiché accusato, in un primo momento, di essere l'omicida dei suoi due figli. Incarcerato per alcuni mesi si è sempre dichiarato innocente. Dopo tre mesi di carcere, l'uomo fu scagionato e contro di lui caddero tutte le accuse.
Lo scorso settembre la Corte di Appello ha riconosciuto l'ingiusta carcerazione per Pappalardi disponendo a favore dell'uomo un risarcimento di 65.000 euro.

Ora quel padre, descritto inizialmente come un uomo violento e poi riconosciuto egli stesso vittima, chiede che si faccia piena luce sulla morte dei suoi bambini nella speranza di ottenere finalmente giustizia.