Riaprono i parchi sotto l’occhio vigile degli ambientalisti
Cinque le associazioni incaricate. Il comune stanzia 12.500 euro
giovedì 30 giugno 2011
"Al fine della fruibilità dei tre Parchi, così come è avvenuto negli anni scorsi, l'Amministrazione comunale, non avendo disponibilità di risorse umane, intende provvedere all'affidamento all'esterno del servizio di apertura/chiusura oltre che al servizio di assistenza, durante il periodo di apertura, degli stessi parchi".
Inoltre "al fine di migliorare la ricettività turistica nel centro storico e zone limitrofe, è intendimento dell'amministrazione comunale, in via sperimentale, integrare la vigilanza/sorveglianza nell'intera zona, durante i mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre, mediante l'ausilio di operatori di associazioni di volontariato, idonee per tale scopo ed iscritte all'albo delle associazioni del Comune di Gravina"
Con questi propositi, l'amministrazione comunale ha affidato alle associazioni Verd…Eco, Guardie Ambientali, Giacche verdi Puglia oltre all'associazione nazionale Polizia di Stato e all'associazione Carabinieri, il monitoraggio e l'apertura dei parchi cittadini durante il periodo estivo.
Nello specifico l'associazione Carabinieri insieme alle Guardie Ambientali vigileranno sul Parco Robinson mentre le Giacche Verdi avranno un presidio fisso presso la "pineta di via Lettieri" ossia la zona antistante il Parco.
Nulla di nuovo sui parchi in zona Pip che, come la scorsa estate, sono stati affidati all'associazione Verd…eco.
Quest'anno inoltre, in via sperimentale, è previsto un presidio dell'associazione Polizia di Stato presso il Centro storico al fine di "migliorare la ricettività turistica nel Centro storico" si legge nella delibera n. 56 dello scorso 23 giugno.
L'amministrazione comunale, ha messo a disposizione delle associazioni di volontariato coinvolte nel progetto, 12.500 euro, una sorta di rimborso spese per il servizio prestato.
Un'iniziativa lodevole quella dell'amministrazione comunale visto che la presenza dei volontari è sicuramente un ottimo deterrente per eventuali sabotatori della quiete pubblica senza però inibire le famiglie o i bambini che per sfuggire alla calura estiva vorranno rifugiarsi nelle aree verdi presenti in città ma ancora una volta ci si chiede: era tanto difficile fare un bando pubblico aperto a tutte le associazioni?
Inoltre "al fine di migliorare la ricettività turistica nel centro storico e zone limitrofe, è intendimento dell'amministrazione comunale, in via sperimentale, integrare la vigilanza/sorveglianza nell'intera zona, durante i mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre, mediante l'ausilio di operatori di associazioni di volontariato, idonee per tale scopo ed iscritte all'albo delle associazioni del Comune di Gravina"
Con questi propositi, l'amministrazione comunale ha affidato alle associazioni Verd…Eco, Guardie Ambientali, Giacche verdi Puglia oltre all'associazione nazionale Polizia di Stato e all'associazione Carabinieri, il monitoraggio e l'apertura dei parchi cittadini durante il periodo estivo.
Nello specifico l'associazione Carabinieri insieme alle Guardie Ambientali vigileranno sul Parco Robinson mentre le Giacche Verdi avranno un presidio fisso presso la "pineta di via Lettieri" ossia la zona antistante il Parco.
Nulla di nuovo sui parchi in zona Pip che, come la scorsa estate, sono stati affidati all'associazione Verd…eco.
Quest'anno inoltre, in via sperimentale, è previsto un presidio dell'associazione Polizia di Stato presso il Centro storico al fine di "migliorare la ricettività turistica nel Centro storico" si legge nella delibera n. 56 dello scorso 23 giugno.
L'amministrazione comunale, ha messo a disposizione delle associazioni di volontariato coinvolte nel progetto, 12.500 euro, una sorta di rimborso spese per il servizio prestato.
Un'iniziativa lodevole quella dell'amministrazione comunale visto che la presenza dei volontari è sicuramente un ottimo deterrente per eventuali sabotatori della quiete pubblica senza però inibire le famiglie o i bambini che per sfuggire alla calura estiva vorranno rifugiarsi nelle aree verdi presenti in città ma ancora una volta ci si chiede: era tanto difficile fare un bando pubblico aperto a tutte le associazioni?