Riccardo Scamarcio torna a Gravina per “L’ultimo Paradiso”
Iniziano le riprese. Il film, distribuito dalla Netflix, andrà in onda anche su Canale 5
lunedì 21 ottobre 2019
Dopo "Il ladro di giorni", girato nell'autunno dello scorso anno, torna a Gravina Riccardo Scamarcio, questa volta nei panni di Ciccio Paradiso. Il noto attore pugliese sarà sul set del film distribuito attraverso il circuito Netflix "L'ultimo Paradiso", con la regia di Rocco Ricciardulli.
Una intensa storia d'amore ambientata negli anni '50 che farà da sfondo alla lotta di classe nella quale il protagonista si troverà invischiato. Un film realizzato dalla Netflix, in collaborazione con Mediaset, che vede coinvolto direttamente Scamarcio nella produzione del lungometraggio con la sua Leboswy srl. Il film sarà inizialmente distribuito sulla piattaforma di Netflix e dopo un anno sarà messo in onda in chiaro su canale 5, anche se al momento le date non sono ancora state rese note.
Un progetto che consentirà alla città di Gravina di farsi conoscere attraverso la piattaforma in streaming che nel mondo conta più di 168 milioni di abbonati, 60 dei quali solo negli Stati Uniti. Un biglietto da visita non da poco per la città del grano e del vino che oramai è entrata di diritto a far parte delle location più ambite dai cineasti di tutto il mondo.
Non va dimenticato, infatti, che Gravina si presenta come un vero set cinematografico a cielo aperto, che ha richiamato in città registi del calibro di Terrence Malick, Matteo Garrone, Pippo Mezzapesa, con produzioni hollywoodiane come nel caso dell'ultimo episodio della saga di James Bond, "No time to die", e film da sicuro successo la botteghino come il "Tolo tolo" di Checco Zalone, solo per citarne alcuni.
Le riprese de "L'ultimo Paradiso" si svolgeranno principalmente tra il centro storico, il parco naturalistico di Capotenda e l'habitat rupestre e avranno inizio lunedì 21 ottobre, con la troupe cinematografica che si tratterrà a Gravina fino a novembre. "Per questo, per il momento fino al successivo Mercoledì 23 Ottobre, con propria ordinanza, il Comando di Polizia Locale ha disposto nelle zone interessate limitazioni al transito anche pedonale e divieti di sosta, sia per ragioni di sicurezza sia per consentire la sosta dei mezzi tecnici e logistici legati alla produzione"- fanno sapere da Palazzo di Città.
Una intensa storia d'amore ambientata negli anni '50 che farà da sfondo alla lotta di classe nella quale il protagonista si troverà invischiato. Un film realizzato dalla Netflix, in collaborazione con Mediaset, che vede coinvolto direttamente Scamarcio nella produzione del lungometraggio con la sua Leboswy srl. Il film sarà inizialmente distribuito sulla piattaforma di Netflix e dopo un anno sarà messo in onda in chiaro su canale 5, anche se al momento le date non sono ancora state rese note.
Un progetto che consentirà alla città di Gravina di farsi conoscere attraverso la piattaforma in streaming che nel mondo conta più di 168 milioni di abbonati, 60 dei quali solo negli Stati Uniti. Un biglietto da visita non da poco per la città del grano e del vino che oramai è entrata di diritto a far parte delle location più ambite dai cineasti di tutto il mondo.
Non va dimenticato, infatti, che Gravina si presenta come un vero set cinematografico a cielo aperto, che ha richiamato in città registi del calibro di Terrence Malick, Matteo Garrone, Pippo Mezzapesa, con produzioni hollywoodiane come nel caso dell'ultimo episodio della saga di James Bond, "No time to die", e film da sicuro successo la botteghino come il "Tolo tolo" di Checco Zalone, solo per citarne alcuni.
Le riprese de "L'ultimo Paradiso" si svolgeranno principalmente tra il centro storico, il parco naturalistico di Capotenda e l'habitat rupestre e avranno inizio lunedì 21 ottobre, con la troupe cinematografica che si tratterrà a Gravina fino a novembre. "Per questo, per il momento fino al successivo Mercoledì 23 Ottobre, con propria ordinanza, il Comando di Polizia Locale ha disposto nelle zone interessate limitazioni al transito anche pedonale e divieti di sosta, sia per ragioni di sicurezza sia per consentire la sosta dei mezzi tecnici e logistici legati alla produzione"- fanno sapere da Palazzo di Città.