Ridi Babb1one solidarietà: Rocco Barbaro deluso dalla platea gravinese

Un pubblico poco civile e ineducato. Riuscite invece le esibizioni di Farina e Gianchi

sabato 26 marzo 2011
A cura di Marina Dimattia
Siete in ritardo e l'autobus non passa: decidete di incamminarvi. Peccato che a metà strada tra la vostra fermata e la successiva ve ne sfreccino accanto due! Che sfiga! E sì, a volte si tratta proprio di poderosa sfiga. Matematici e psicologi ce l'hanno messa tutta per raccontarci con un appiglio scientifico le sfortune della vita, quelle che ci fanno pensare che tutto il mondo ce l'abbia con noi, ma nessuno l'aveva mai fatto con cotanta verve… A renderci edotti in una maniera sui generis, di casi noti al pubblico televisivo, di vera e propria sfiga, di sorte avversa che si abbatte sulla fama di qualcuno, è stato Rocco Barbaro, il quotato comico dal ricco curriculum televisivo, protagonista del secondo appuntamento di Ridi Babb1one per la solidarietà.

Tanta l'attesa per il comico calabrese che ieri sera a distanza di un anno ha riabbracciato la platea gravinese parlando di perdenti, di quasi vincitori, con un reading tutto nuovo e in parte assolutamente veritiero, dal tormentone che dà anche il titolo allo stesso spettacolo "Ma che accidenti di fine hai fatto Pete Best? ".
Pete Best, il protagonista" del monologo, è stato il primo batterista dei mitici Beatles a cui il resto della band ha dato poi il benservito, pochi giorni prima di entrare nell'empireo della musica leggera, sostituendolo con Ringo Starr. Un vero e proprio sgambetto.

Ma Rocco Barbaro è noto agli amanti della sana risata, prima ancora che per la "passione" per i più deboli, per la sua nota apologia al "me ne fotto"…anche se ieri sera quello slogan avrebbe potuto suonare eccezionalmente così: "me ne fotto, ma neanche tanto!". Ed infatti qualcosa ieri è adato come non doveva e lo stesso comico deluso dal tutto, a quanti a fine serata gli si sono avvicinati per congratularsi, non si è risparmiato dal dirlo.
Tutto sembrava andasse per il meglio durante le esibizioni degli altri due comici invitati per l'apertuta della serata di beneficienza, il romano Alberto Farina e il bresciano Gianchi: un exploit sulla famiglia che al pubblico non sembrava affatto dispiacere.
E' toccato poi all'attesissimo Rocco Barbaro e a quel punto gli spettatori hanno cominciato a dare il peggio. Un pubblico che forse si è approcciato già "stanco" alla performance di Barbaro, dopo le divertenti, ma lunghe esibizioni di apertura; un pubblico che forse non ha apprezzato in toto lo spettacolo del comico calabrese, abbandonando in parte la sala prima della conclusione.
E non solo. Un chiacchiericcio fastidioso, risate fuori luogo, completamente avulse dalla piece in scena, hanno fatto da sfondo alla serata: un irritante rumoreggiare in cui si intrecciavano, con deplorevole continuità, strepiti, schiamazzi, borbottii, e qualsiasi fenomeno acustico potesse sottolineare con enfasi la natura purtroppo poco civile e ineducata di parte degli spettatori.
Ma il bravo artista ha egregiamente retto, palesando qualità di concentrazione non comuni. Altrettanto sono stati costretti a fare quanti si sono imposti di non desistere, e di voler seguire lo spettacolo, in ogni caso gradevole, fino alla fine.
Speriamo questa sera la replica vada meglio...così come ci auguriamo sia migliore la "performance" della platea gravinese!