Rifiuti: continua lo scontro tra Pd e Cinque Stelle

I democrat attaccano le consigliere pentastellate: “Non sanno di cosa parlano”

giovedì 26 ottobre 2017 13.07
Continua senza soluzione di continuità lo scontro tra Partito democratico e movimento cinque stelle. Dopo la nota diffusa dalle consigliere cinque stelle puntuale è arrivata la risposta a firma del neo segretario Nico Angelastro e del capogruppo Mimmo Cardascia.

Pomo della discordia ancora una volta il bando rifiuti. Da una parte le cinque stelle accusano il sindaco di immobilismo e soprattutto di aver coscientemente scelto al strada del "non fare". Dall'altra i democrati difendono il leder della maggioranza spiegando che non è nelle possibilità e nelle facoltà del sindaco interferire con la gara rifiuti aperta nei saloni della Consip sostenendo che "la legge non attribuisce facoltà al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale di entrare in vicende burocratiche e giudiziarie per una ragione semplice: non è nel suo potere, non può farlo, è illegale".
In secondo ordine e nel merito alla paventata "gara ponte" invocata più volte dalle grilline, dal Pd aggiungono: "La possibilità prevista dalla lettera b) del comma 1 della legge regionale n.20 del 4 agosto 2016 di affidare, temporaneamente e nelle more della gara affidata a Consip, il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti ad altra azienda, riteniamo opportuno dire che la normativa prevede questa possibilità per una procedura ad evidenza pubblica per un servizio di durata biennale. Per il nostro comune vorrebbe dire preparare ed indire atti di gara per un servizio quantificabile in circa 10 milioni di € (il costo annuale del servizio si aggira sui 5 milioni e mezzo), un importo di una certa consistenza e "sopra soglia" per il Codice degli Appalti, con una tempistica che sfiorerebbe l'anno circa, escludendo eventuali ricorsi".

In conclusione: occorre aspettare.
"Difronte ad una gara indetta dalla Consip che si è praticamente conclusa poiché manca soltanto la firma del contratto – scrivono dal Pd - sarebbe opportuno per un amministrazione comunale indire una gara "ponte" da 10 milioni di €, presentante le stesse caratteristiche tecniche della gara Consip (entrambe sopra soglia), avente quindi una tempistica che non ci consentirebbe di risolvere immediatamente il problema? La stessa gara "ponte" comporterebbe un esborso di tempo e di denaro non indifferente, che non risponde minimamente all'efficacia immediata della soluzione tanto paventata dai Cinque Stelle. Testimonianza di questo sono i casi di alcuni comuni del brindisino (Carovigno, Torchiarolo) che hanno avviato soluzioni del genere, già da un anno e non hanno ancora visto la conclusione positiva di queste gare ".
Dal merito alla politica il passo è breve.

"Riteniamo – concludono i democrat - che il fil rouge che unisce tutti i suggerimenti provenienti dai Cinque Stelle, a quanto pare, è l'improvvisazione e la non conoscenza delle procedure burocratiche cercando, come già detto all'inizio, di proseguire una campagna elettorale oramai conclusa. Come sempre, i Cinque Stelle sono abili a pontificare dai banchi dell'opposizione, dimenticando i disastri che compiono nelle città che amministrano. Il Partito Democratico di Gravina, da sempre sostenitore di politiche ambientali che possano consentire un recupero del rifiuto e trasformarlo in risorsa, confida in una sottoscrizione del contratto con l'azienda vincitrice della gara, in modo da dare alla città un decoro urbano dignitoso e compatibile ad una città turistica e storica come la nostra".

Alla fine ognuno racconta quel che può...