Rifiuti: cosa cambia dopo le scelte della Regione

Sfuma l'ipotesi del nuovo bando. Tutto resta come prima, in attesa di accordi con i Comuni viciniori.

domenica 16 settembre 2012 09.55
A cura di Gianpaolo Iacobini
Rifiuti: tutto resta come prima. Salvo intese.

In tempi di federalismo, per cambiare (o meglio, per provarci) non resta altra strada: accordarsi. E sperare che la legge del più forte non prevalga in mancanza di consenso unanime. Più che una scelta, un obbligo. Anche in fatto di spazzatura. Da qualche settimana, infatti, la Regione ha modificato il sistema dei rifiuti. Niente più autonomia, sia pur nel recinto degli ambiti territoriali ottimali. Adesso lo spartito suona altra musica. Dal 20 agosto la gestione della monnezza ha cambiato volto: se prima il territorio pugliese era suddiviso in Ato (Ambiti territoriali di zona dichiarati enti inutili dall'ultimo governo Berlusconi ma poi salvati in calcio d'angolo), ora la novella legislativa introduce la suddivisione dei servizi. E così raccolta, spazzamento e trasporto saranno affidati agli Ambiti di raccolta ottimali (Aro) – la cui perimetrazione dovrà essere proposta entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge - mentre smaltimento, trattamento e commercializzazione resteranno di competenza degli Ato. Ancora: la giunta regionale, entro centoventi giorni dall'approvazione della legge (dunque entro Natale) dovrà approvare il Piano regionale dei rifiuti, mentre i comuni dovranno definire un'intesa all'interno dell'Ato (quello di cui fa parte Gravina è composto anche da Altamura, Poggiorsini, Toritto, Santeramo, Cassano e Grumo) e approntare poi unitariamente un nuovo bando per la gestione dei rifiuti. E giusto per evitare furbate o corse in avanti, prescrive la nuova legge, "dalla data di entrata in vigore della legge è fatto divieto ai Comuni di indire nuove procedure di gara per l'affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto".

Applicata alla realtà gravinese, la nuova normativa lascia le cose come stanno. Congelando i sogni di chi, come il primo cittadino Alesio Valente, nel suo programma elettorale puntava a trattare come priorità il nodo Tradeco e lo stato dei rapporti contrattuali tra la società ed il Comune. Prima di muovere un passo qualsiasi, sarà necessario attendere il piano regionale dei rifiuti e ricercare una linea unitaria con Altamura, Poggiorsini, Toritto, Santeramo, Cassano e Grumo.

Insomma, avanti come prima. Salvo intese.