Rifiuti in contrada Cozzarolo, il Comune a giudizio

L'accusa: ritardi nella bonifica

giovedì 9 gennaio 2020 21.00
A cura di Antonella Testini
L'udienza è fissata per il prossimo 2 marzo dinanzi al Tribunale di Bari. Le parti offese risultano essere il Ministero dell'Ambiente e un cittadino gravinese a cui il Comune di Gravina nel 2003 ha affidato in comodato il sito dell'ex discarica Cozzarolo per realizzare un maneggio. Salvo poi ritirare la concessione. Un unico imputato, Alesio Valente, che comparirà dinanzi ai giudici perché "in qualità di sindaco di Gravina non ha provveduto alla bonifica di una cava dismessa adibita a discarica".

La vicenda risale agli anni '90 quando, in piena emergenza rifiuti, l'ex cava alle porte di Gravina fu utilizzata come discarica sino al 1994 quando fu posta sotto sequestro. Dissequestrata nel 1998. Nel 2004 il Comune di Gravina concedeva l'impianto di un maneggio per poter praticare l'ippoterapia alle persone affette da autismo nonostante il sito non fosse mai stato sottoposto a bonifica. Nel 2007 la vicenda Cozzarolo scoppia nella mani dell'allora sindaco chiedendo al proprietario del maneggio di abbandonare immediatamente l'area poiché ritenuta inquinata. Arriva un nuovo sequestro e l'inizio di un contenzioso tra l'ex proprietario del maneggio e il Comune.

Lo scorso anno, tuttavia, la Regione Puglia ha concesso al Comune 160mila euro provenienti dai fondi Por per finanziare azioni di tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali. E così, dopo il piano di caratterizzazione integrativa, il percorso burocratico è giunto a conclusione con l'affidamento dei lavori e l'avvio nei giorni scorsi degli interventi di recupero delle aree.

Una vicenda complessa che ha visto dal 2007 tutti i sindaci di Gravina citati in giudizio per una questione resa complicata non solo da procedure burocratiche ma soprattutto dalla divisione delle competenze affidate a Comune, Regione e Arpa.