Rifiuti, Romita incalza
Poco e nulla è stato fatto e la comunità non è stata informata
martedì 28 marzo 2017
16.42
Non si è fatta attendere la risposta di Mimmo Romita dopo le accuse di lassismo inviate dal primo cittadino Alesio Valente.
Romita si difende e chiede spiegazioni: "Dobbiamo iniziare ad essere chiari e non nasconderci dietro ad un dito - scrive il leader della coalizione Paese e Persone rivolgendosi al primo cittadino - Mi costringi a fare alcune importanti puntualizzazioni proprio per evitare inutili polemiche: 1. Gli ambiti commissariati sono 9 su 38 totali della Puglia (Bari 1, Bari 4, Bari 6, Foggia 1, Lecce 3, Lecce 6, Lecce 7, Lecce 8, Lecce 9) e non la maggior parte dei Comuni come affermi. Quindi c'è chi è riuscito a risolverli i problemi legati ai rifiuti e chi no 2. La Provincia, oggi Città Metropolitana, come tu ben sai non aveva nessun potere decisionale sulla questione dei rifiuti, quindi cosa avrei dovuto fare io da Consigliere Provinciale che non ho fatto? 3. Tu, da presidente dell'ARO, e vista la situazione in cui versa la gara arenata nelle stanze del Consip, mi spieghi in cosa io, da 2 anni ormai ex consigliere provinciale, avrei potuto aiutarti?".
"A due mesi circa dalla diffida dell'Assessore all'Ambiente della Regione, Domenico Santorsola, indirizzata ai Sindaci dei nove ambiti di raccolta ottimale pugliesi in grave ritardo nelle procedure di affidamento dei nuovi servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, cosa è stato fatto? - chiede il pediatra - Perché la comunità non è stata informata? Cosa succede ora? Domande legittime, non accuse elettorali. Ora per il bene della nostra comunità, e non "mia", lavoriamo per un confronto sereno su una tematica, quella dei rifiuti, che rischia di diventare per Gravina un salasso insostenibile alla luce delle nuove normative e penalità che la Regione infligge ai Comuni poco virtuosi. Un salasso insostenibile per una comunità che soffre la mancanza di lavoro e dove le politiche sociali sono ancora ferme al "contributo una tantum". Confrontiamoci noi tutti candidati sindaci su problematiche reali e concrete, non sulle chiacchiere da bar, perché il prossimo sindaco, chiunque esso sia, dovrà affrontarla questa delicatissima questione".
Romita si difende e chiede spiegazioni: "Dobbiamo iniziare ad essere chiari e non nasconderci dietro ad un dito - scrive il leader della coalizione Paese e Persone rivolgendosi al primo cittadino - Mi costringi a fare alcune importanti puntualizzazioni proprio per evitare inutili polemiche: 1. Gli ambiti commissariati sono 9 su 38 totali della Puglia (Bari 1, Bari 4, Bari 6, Foggia 1, Lecce 3, Lecce 6, Lecce 7, Lecce 8, Lecce 9) e non la maggior parte dei Comuni come affermi. Quindi c'è chi è riuscito a risolverli i problemi legati ai rifiuti e chi no 2. La Provincia, oggi Città Metropolitana, come tu ben sai non aveva nessun potere decisionale sulla questione dei rifiuti, quindi cosa avrei dovuto fare io da Consigliere Provinciale che non ho fatto? 3. Tu, da presidente dell'ARO, e vista la situazione in cui versa la gara arenata nelle stanze del Consip, mi spieghi in cosa io, da 2 anni ormai ex consigliere provinciale, avrei potuto aiutarti?".
"A due mesi circa dalla diffida dell'Assessore all'Ambiente della Regione, Domenico Santorsola, indirizzata ai Sindaci dei nove ambiti di raccolta ottimale pugliesi in grave ritardo nelle procedure di affidamento dei nuovi servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, cosa è stato fatto? - chiede il pediatra - Perché la comunità non è stata informata? Cosa succede ora? Domande legittime, non accuse elettorali. Ora per il bene della nostra comunità, e non "mia", lavoriamo per un confronto sereno su una tematica, quella dei rifiuti, che rischia di diventare per Gravina un salasso insostenibile alla luce delle nuove normative e penalità che la Regione infligge ai Comuni poco virtuosi. Un salasso insostenibile per una comunità che soffre la mancanza di lavoro e dove le politiche sociali sono ancora ferme al "contributo una tantum". Confrontiamoci noi tutti candidati sindaci su problematiche reali e concrete, non sulle chiacchiere da bar, perché il prossimo sindaco, chiunque esso sia, dovrà affrontarla questa delicatissima questione".