“Rifiuti speciali pericolosi” deturpano la città
Amianto e guaine: i principali componenti. Il Comune sta già provvedendo a rimuovere il tutto
martedì 30 agosto 2011
Numerose le segnalazioni sull'abbandono di "rifiuti speciali pericolosi" (amianto e guaine) giunte dai cittadini, dal Corpo Forestale dello Stato e dal Comando di Polizia Municipale, verificate e confrontate con i sopralluoghi effettuati già nei mesi scorsi.
Quantitativi di eccezionale portata sono stati rinvenuti su una strada di pertinenza provinciale, mentre amianto frantumato e chiuso in sacchetti è stato rinvenuto al termine dell'ennesimo sopralluogo. In quest'ultimo caso non solo è stato commesso un reato penale ma c'è il reale rischio che gli autori di questo sconsiderato gesto, avendo proceduto alla frantumazione delle lastre di amianto, se non protetti da dispositivi di protezione, si sono esposti a concreti rischi per la propria salute.
Tali comportamenti di inciviltà costano alle casse comunali ingenti somme per la messa in sicurezza e lo smaltimento.
L'Assessore all'Ambiente, Michele Lamuraglia, in stretta collaborazione con l'Ufficio Ambiente del Comune di Gravina in Puglia, ha già avviato tutte le azioni necessarie al fine di poter procedere, nei tempi previsti dalla legge, alla rimozione di questi pericolosissimi rifiuti. L'iter procede senza interruzioni e la ditta incaricata e specializzata alla messa in sicurezza dell'area e allo smaltimento è al lavoro per la stesura del piano di smaltimento dalla prima settimana di agosto, periodo dal quale l'ASL sta effettuando prelievi, campionamenti e successive analisi del rifiuto.
Questi "rifiuti speciali" non possono essere rimossi o trattati come i rifiuti normali e la loro rimozione deve seguire un lungo iter procedurale che l'amministrazione comunale sta effettuando.
Accanto al lavoro dell'amministrazione, è importante quello delle Forze dell'Ordine che ci si augura riescano prima o poi ad assicurare i colpevoli alla giustizia anche attraverso una più decisa collaborazione da parte dei cittadini testimoni degli accaduti.
Quantitativi di eccezionale portata sono stati rinvenuti su una strada di pertinenza provinciale, mentre amianto frantumato e chiuso in sacchetti è stato rinvenuto al termine dell'ennesimo sopralluogo. In quest'ultimo caso non solo è stato commesso un reato penale ma c'è il reale rischio che gli autori di questo sconsiderato gesto, avendo proceduto alla frantumazione delle lastre di amianto, se non protetti da dispositivi di protezione, si sono esposti a concreti rischi per la propria salute.
Tali comportamenti di inciviltà costano alle casse comunali ingenti somme per la messa in sicurezza e lo smaltimento.
L'Assessore all'Ambiente, Michele Lamuraglia, in stretta collaborazione con l'Ufficio Ambiente del Comune di Gravina in Puglia, ha già avviato tutte le azioni necessarie al fine di poter procedere, nei tempi previsti dalla legge, alla rimozione di questi pericolosissimi rifiuti. L'iter procede senza interruzioni e la ditta incaricata e specializzata alla messa in sicurezza dell'area e allo smaltimento è al lavoro per la stesura del piano di smaltimento dalla prima settimana di agosto, periodo dal quale l'ASL sta effettuando prelievi, campionamenti e successive analisi del rifiuto.
Questi "rifiuti speciali" non possono essere rimossi o trattati come i rifiuti normali e la loro rimozione deve seguire un lungo iter procedurale che l'amministrazione comunale sta effettuando.
Accanto al lavoro dell'amministrazione, è importante quello delle Forze dell'Ordine che ci si augura riescano prima o poi ad assicurare i colpevoli alla giustizia anche attraverso una più decisa collaborazione da parte dei cittadini testimoni degli accaduti.