Rifiuti speciali sulla Murgia?
Partono le ricerche anche a Gravina
martedì 24 dicembre 2013
09.00
Sono iniziate 10 giorni fa e ora arrivano i primi riscontri.
Nei giorni scorsi gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Altamura, diretti dal comandante Giuliano Palomba, hanno avviato una complessa attività di monitoraggio su tutto il territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il lavoro avviato dai forestali mira a verificare se, in alcuni siti del parco tra cui aree comprese nel territorio di Gravina e di Altamura, siano stati seppelliti negli scorsi anni rifiuti speciali e addirittura pericolosi.
L'individuazione dei siti da ispezionare è disposta mediante l'osservazione dei cambiamenti degli stessi nel tempo, grazie all'osservazione delle orto foto a disposizione della Forestale. Individuati i siti che presentano caratteristiche sospette, inizia il lavoro sul campo.
Le ricerche sono condotte con delle strumentazioni complesse a disposizione del Corpo forestale, come il geomagnetrometro che rileva la variazione di campo magnetico generato dalla presenza di materiali ferrosi nel sottosuolo e altri strumenti che analizzano le caratteristiche dei suoli. Al momento sono stati setacciati terreni seminativi e terreni prima adibiti a cave dove si pensa che siano stati nascosti dei rifiuti. Tra loro, due i siti sottoposti all'attenzione della autorità giudiziaria dove le strumentazioni hanno rilevato delle anomalie.
"Anomalie che al momento non danno la certezza che nel sottosuolo ci siano rifiuti speciali" spiegano i militari intervenuti.
Nei giorni scorsi gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Altamura, diretti dal comandante Giuliano Palomba, hanno avviato una complessa attività di monitoraggio su tutto il territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il lavoro avviato dai forestali mira a verificare se, in alcuni siti del parco tra cui aree comprese nel territorio di Gravina e di Altamura, siano stati seppelliti negli scorsi anni rifiuti speciali e addirittura pericolosi.
L'individuazione dei siti da ispezionare è disposta mediante l'osservazione dei cambiamenti degli stessi nel tempo, grazie all'osservazione delle orto foto a disposizione della Forestale. Individuati i siti che presentano caratteristiche sospette, inizia il lavoro sul campo.
Le ricerche sono condotte con delle strumentazioni complesse a disposizione del Corpo forestale, come il geomagnetrometro che rileva la variazione di campo magnetico generato dalla presenza di materiali ferrosi nel sottosuolo e altri strumenti che analizzano le caratteristiche dei suoli. Al momento sono stati setacciati terreni seminativi e terreni prima adibiti a cave dove si pensa che siano stati nascosti dei rifiuti. Tra loro, due i siti sottoposti all'attenzione della autorità giudiziaria dove le strumentazioni hanno rilevato delle anomalie.
"Anomalie che al momento non danno la certezza che nel sottosuolo ci siano rifiuti speciali" spiegano i militari intervenuti.